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06 luglio 2018
Cinema e psicoanalisi, storia di un’affinità elettiva
Domani a Spoleto rassegna “Lo sguardo sulle vite degli altri” di Elida Sergi
Una rassegna cinematografica per parlare ancora una volta del legame fra la Psicoanalisi di Freud, il Cinema e le Neuroscienze. Come già Gallese ha sottolineato il rapporto tra pubblico e regista costituisce una “forma mediata di intersoggettività” in cui il film ha un ruolo di mediazione tra i due. Inoltre il cinema, come tutte le espressioni dell’arte, consente alla mente umana di fare esperienza rispetto a tutti i mondi possibili, attraverso il variabile rapporto, specifico per ogni mind-brain, che lega la realtà percepita, sognata e la fantasia.. (Maria Naccari Carlizzi)
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Cinema e psicoanalisi, storia di un’affinità elettiva
Domani a Spoleto rassegna “Lo sguardo sulle vite degli altri”di Elida Sergi
Cinema e psicanalisi: un legame sempre più profondo, un’affinità elettiva’ cresciuta nel tempo. Sono nati insieme alla fine del secolo scorso e insieme sono cresciuti, sviluppando una sinergia che ha contribuito all’evoluzione della percezione e della comprensione del mondo esterno e delle dinamiche interne a ciascun individuo.
Se ne parlerà domani alla Sala Pegasus a Spoleto, alla sesta Rassegna di Cinema e Psicoanalisi dal titolo “Lo sguardo sulle vite degli altri”, curata dalle psicoanaliste Claudia Spadazzi ed Elisabetta Marchiori, con il sostegno dell’Associazione Italiana Psychoanalytic Dialogues e i patrocini della Società Psicoanalitica Italiana, dell’Anica e dell’Associazione Documentaristi Italiani.
Il tema proposto è quello del documentario biografico. “Il cinema documentario, in questi ultimi anni – scrivono in una nota Marchiori e Spadazzi – ha creato opere di alto livello, alla ricerca di una verità interiore, l’essenza di una persona.
Attraverso lo sguardo del regista lo spettatore vede un ritratto che diventa specchio in cui riflettersi, storia in cui rintracciare memorie e parti di sé”. Nel volume “Lo schermo empatico” si ipotizza infatti che le immagini cinematografiche possano trasmettere un potente effetto di realtà poiché, grazie ai “neuroni specchio”, attivano nel cervello dello spettatore una risposta emotiva che si traduce anche in una reazione a livello corporeo che spiega il senso di coinvolgimento. Per la rassegna si partirà dalla proiezione del film “Visage Village” di Agnès Varda. Seguirà la presentazione del libro “L’invenzione del reale”, con l’autore Dario Zonta. Poi la Tavola Rotonda “L’invenzione del reale tra percezione soggettiva, memoria e narrazione”, moderata da Claudia Spadazzi, con diversi ospiti importanti. Nel pomeriggio “Moravia Off” di Luca Lancise e “La lucida follia di Marco Ferreri” di Anselma Dall’Olio, e infine “Chuck Norris vs Communism”.