Gabbard G.O. & Westen D. (2003). Rethinking therapeutic action. Int.J.Psycho-Analysis, 84: 823-841.
Trad.it. Gabbard G.O. & Westen D. (2005). Ripensare l’azione terapeutica. L’Annata Psicoanalitica Internazionale, 1: 51-73.
L’idea classica che l’interpretazione rappresenti la spiegazione e lo strumento privilegiato della azione terapeutica in psicoanalisi deve essere sottoposta a revisione. L’interpretazione non è più l’unica freccia che abbiamo a disposizione nel nostro arco ed il meccanismo stesso dell’insight sembra essere caduto dal suo piedistallo.
Di fronte al pluralismo dei modelli psicoanalitici – sostengono Gabbard e Westen – non ha più senso pensare alla azione terapeutica come unica modalità di azione terapeutica.
Diventa necessario pensare nei termini di azioni terapeutiche, a partire dalla varietà degli obiettivi del cambiamento, dalla varietà dei metodi usati per determinarlo come anche per concettualizzarlo.
In questo ambito di riflessione una impostazione dicotomica “interpretazione contro relazione” si rivela debole e insufficiente. E’ necessario invece pensare in termini di azione sinergica e riconoscere l’importanza del processo di “negoziazione del clima terapeutico”. Nel riformulare il “che cosa cambia” nel corso di un trattamento psicoanalitico i due autori tengono conto dei contributi delle scienze cognitive sulla memoria implicita, sulle reti associative inconsce e sul ruolo svolto da una coscienza che ha il compito (paradossale) di “reimpostare” il funzionamento delle reti associative implicite. (Mario Rossi Monti)
Leggi l’articolo di Westen e Gabbard