Una psicoanalista a Teheran
All’interno delle attività del Gruppo di ricerca Geografie della psicoanalisi, si terrà presso il Centro Psicoanalitico di Roma sabato 5 aprile alle ore 10, un incontro con Gohar Homayounpour, psicoanalista iraniana fondatrice del Gruppo Freudiano di Teheran.
Partendo dal suo recente libro Una psicoanalista a Teheran ( Raffaello Cortina ed., prefazione di Abbas Kiarostami, postfazione di Lorena Preta) nel quale racconta la sua complessa e appassionata esperienza di analista formatasi negli Stati Uniti e tornata a lavorare nel Paese d’origine, l’autrice dialogherà con Silvia Ronchey, studiosa bizantinista di fama internazionale, particolarmente attenta alle interconnessioni e alle contaminazioni tra Oriente e Occidente di cui ha dato testimonianza in moltissimi suoi libri, e con Giancarlo Bosetti fondatore e direttore di RESET la Rivista che negli ultimi anni è riuscita a creare una vera e propria rete internazionale di collegamenti tra studiosi di varie discipline ed esponenti del mondo della cultura e della politica di vari Paesi, soprattutto islamici, attenti ai rapporti interculturali, in particolare attraverso l’importante iniziativa Dialogues on civilitations.
Gli interlocutori psicoanalitici saranno il Segretario scientifico Tiziana Bastianini che ha promosso a livello della SPI il Gruppo di Ricerca di Geografie delle psicoanalisi e Lorena Preta che ne è il referente. Il dibattito sarà coordinato da Andrea Baldassarro Segretario scientifico del CPdR che ospiterà l’incontro.
L’importanza dell’iniziativa è quella di allargare e approfondire le problematiche relative all’esportazione della psicoanalisi in Paesi distanti dalla cultura occidentale nella quale ha visto la sua nascita e il suo sviluppo, per cercare di avviare un dialogo che dia conto delle differenze culturali e antropologiche caratterizzanti la cultura islamica e delle conseguenze eventuali che si determinano nel momento in cui entrano in contatto sul piano teorico e della pratica psicoanalitica.