Venezia
1895.
Dal 25 Agosto al 1 Settembre Alloggia a Casa
Hirsch – oggi Hotel Metropole – in Riva degli Schiavoni.
"Strana
fiaba, molto turbato, […]". Cartolina Postale a Martha del 25/8/1895.
"Scrivo alla finestra con la più
incantevole vista mattutina su S. Maria
della Salute e S. Giorgio Maggiore". Cartolina Postale a Martha del 28/8/1895.
1896. Si ferma due giorni – il 30 e il 31
Agosto – di passaggio verso Padova e Bologna.
"Ci dovremo far violenza per staccarci
da qui" . Cartolina Postale a Martha
del 30/8/1896.
1897. Dal 25 Agosto al 3 Settembre.
1898. Dal 10 Settembre al 12 Settembre.
1902. Nel viaggio verso Roma e Napoli, vi
sosta all’andata e al ritorno. Sorseggiando in piazza uno "squisito caffè", di
fronte al campanile di San Marco crollato il 14 Luglio, scrive:
"La chiesa è più bella che mai, come una giovane vedova
dopo la morte del consorte". Cartolina Postale a Minna del 28/8/1902. Di ritorno da Napoli il 14 Settembre
soggiorna all’Hotel Britannia.
1913. A Marzo, una settimana con Anna.
Padova
1896. Di passaggio verso Bologna, il 31
Agosto vi si ferma dalle 15:30 alle 23:30, e trova comunque il tempo per visitare monumenti, chiese, l’Orto
Botanico,e pranzare al ristorante "Lo Storione".
1907. Da Lavarone un gita di un giorno (in Agosto?)
con la famiglia.
Aquileia, Grado, Grotta di Rodolfo,
Grotte di San Canziano
1898.
Dall’8 all’11 Aprile.
Nella lettera a Fliess con il resoconto di questo viaggio (in Briefe an Wilhelm
Fliess 1887 bis 1904, Fischer Verlag 1986, p. 336 ss.), Freud scrive di Aquileia: "La magnificenza dell’antica basilica
romana mi fu di sollievo nel mezzo della miseria dell’epoca moderna". La guida
alla Grotta di Rodolfo viene così
descritta: "Era lo scopritore della grotta in persona […] Quando affermò di
essere già stato in trentasei "buchi"
del Carso, riconobbi in lui un nevrotico e nella sua smania di conquista un
equivalente erotico. […] Quando Alexander gli chiese come si faceva ad entrare
nelle grotte, questo rispose: è come con una vergine, più a fondo si procede,
più bello diventa".
E sulle Grotte di San Canziano. "[…] sono un raccapricciante miracolo della
natura, il corso di un fiume sotterraneo attraverso volte, cascate, stalattiti,
tenebre, sentieri viscidi protetti da ringhiere di ferro. Il Tartaro fatto e finito. Se Dante ha visto
qualcosa di simile, non gli serviva più tanta fantasia per il suo Inferno".
Verona
1898. Vi giunge da Venezia il 12 Settembre, e riparte il giorno
dopo per Merano.
1905. Di passaggio il 5 Settembre, verso Milano e i laghi.
1923. L’11 Settembre, scendendo a Roma.