In margine a “ripensare l’azione terapeutica” di G.O. Gabbard e D.Westen.
Il contributo di Stefano Bolognini ha il merito di “fare respirare” il testo di Gabbard e Westen. Un testo che soffre della appartenenza, come sottolinea Bolognini proprio all’inizio del suo contributo, della appartenenza regionale alla cultura psicoanalitica nord-americana. Questa appartenenza, per quanto laica e liberale, condiziona tuttavia fortemente le domande (e le risposte) che gli autori si pongono.
Bolognini le integra con una ampia serie di considerazioni che ci richiamano alle azioni terapeutiche fondamentali svolte dal setting, dalla alleanza terapeutica, dalla sintonizzazione, dalla attenzione allo stato di coesione del Sé, dalla creazione di uno spazio interno che svolga una funzione di accoglimento rispetto alla componente catabolica e “negativa” del paziente (per citare solo una piccola parte dei punti in cui l’Autore articola il suo discorso). (Mario Rossi Monti)
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