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Psicoanalisi e Neuroscienze di fronte ai traumi in adolescenza. Recensione di E. Lipari

13/03/23
Psicoanalisi e Neuroscienze di fronte ai traumi in adolescenza. Recensione di E. Lipari

GIOVANNI SEGANTINI

Psicoanalisi e Neuroscienze di fronte ai traumi in adolescenza.

Recensione a cura di Elena Lipari

Trauma-related Internalizing and Externalizing Behaviors in Adolescence: A Bridge between Psychoanalysis and Neuroscience

Anna Panuccio, Daniele Biondo, Eleonora Picerni, Benedetto Genovesi and Daniela Laricchiuta.

PW: trauma, disordine da stress post-traumatico, sviluppo, sintomi esteriorizzati, sintomi interiorizzati, amigdala, corteccia prefrontale mediana, trattamenti terapeutici multipli e multimediali.

Una ricca, specifica e aggiornata bibliografia (nonostante gli autori la definiscano “mini review”) accompagna e sostiene questo interessante lavoro che evidenzia l’utilità di far dialogare Psicoanalisi e Neuroscienze nel delicato passaggio dell’adolescenza.

In particolare l’articolo si focalizza sui molteplici e problematici effetti del trauma in adolescenza attraverso l’esame dei correlati neurobiologici associati all’aumento del rischio di sviluppare condotte sintomatiche esternalizzate o internalizzate. Qui di seguito evidenzio alcuni elementi considerati nella ricerca presentata dagli autori.

I cambiamenti che avvengono durante l’adolescenza sono strettamente connessi ad un periodo prolungato di adattamento comportamentale e cerebrale nel preparare l’individuo all’indipendenza; la plasticità necessaria allo sviluppo verso lo stadio adulto si mostra nella sinaptogenesi, neuroplasticità e connettività neuronale che rendono il cervello adolescente una finestra aperta sull’ambiente, per questo particolarmente vulnerabile alle esperienze traumatiche.

Questo delicato periodo vede inoltre l’esordio di numerosi disordini psichiatrici inclusa la schizofrenia.

I traumi in adolescenza sono più frequenti di quanto si pensi: a 16 anni i due terzi dei ragazzi ha vissuto almeno un episodio traumatico. Vengono presi in considerazione abusi psicologici, fisici o sessuali, bullismo, l’essere stati esposti o vittime di violenza domestica, ma anche eventi più generali terrorismo, guerra, lutti, malattie, eccetera.

Le risposte sintomatiche possono spaziare dall’ansia alla depressione, dall’anedonia al ritiro, ma anche manifestarsi con aggressività, oppositività, delinquenza, e disordini del comportamento.

E’ quindi basilare riconoscere rapidamente i segnali del trauma e valutarne le conseguenze a breve  e lungo termine, per affrontare efficacemente la complessità delle conseguenze legate al trauma stesso.

I terapeuti che lavorano con adolescenti sono chiamati a co-costruire una relazione con il giovane traumatizzato per favorire  il potenziale plastico del cervello e del sé e controbilanciare i comportamenti esterni ed interni.

Il dialogo tra psicoterapia psicodinamica e neuroscienze inizia con gli studi di McKenna e Kandel che confermano l’ipotesi di una possibile modificazione delle connessioni sinaptiche, e di  cambiamenti comportamentali a lungo termine a partire dal rimodellamento delle connessioni corticali e limbiche.

Si è dimostrato particolarmente utile ed efficace un ampliamento del setting psicoanalitico in trattamenti multipli e multimediali specie nella terapia degli adolescenti gravemente traumatizzati.

Nuovi studi saranno volti a valutare gli effetti a lungo termine degli interventi, e se specifici approcci terapeutici sono  più appropriati per particolari tipi di traumi.

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