La Ricerca

Morra Mauro

12/05/14
Morra Mauro

Mauro Morra

A cura di Renata Rizzitelli e Milvia Morra

Maestri della psicoanalisi

Breve biografia professionale

Mauro Morra nasce il 2 luglio 1922 a Genova. Si trasferisce a Milano con la famiglia a soli 12 anni, dove frequenta regolarmente le scuole dell’obbligo ed il liceo per poi iscriversi alla facoltà di medicina. Dopo aver interrotto gli studi per la lotta nella resistenza, si laurea in Medicina. Sceglie di lavorare in ambito psichiatrico, in particolar modo nell’Ospedale Psichiatrico di Mombello e presso la clinica privata Ville Turro dove conosce il dottor Franco Fornari, anch’egli non ancora psicanalista; insieme iniziano la propria formazione psicoanalitica. Possiamo collegare questo incontro con Franco Fornari con il passo decisivo che avvicinerà definitivamente Mauro Morra alla psicoanalisi.
La prima analisi didattica nella carriera ricchissima del dottor Morra avviene con Cesare Musatti. Diviene analista verso la fine degli anni ’50 e nel 1967 è analista didatta.
Nel frattempo egli vive un’esperienza di lavoro a Ginevra, presso il Centro Psicosociale: proprio a Ginevra intraprende e porta a termine la seconda analisi didattica con De Saussure, psicoanalista, figlio del celebre linguista.
Sempre in Svizzera, il dottor Morra approfondisce, studia ed apprende la teoria e la tecnica dello psicodramma di Moreno, ma non intraprende ancora nessun cammino di formazione nell’ambito della psicoanalisi infantile; rammentiamo che tale pratica non esisteva ancora, in modo specifico, né in Italia né in Svizzera.
Rientrato in Italia da didatta, Mauro Morra incomincia ad occuparsi di psicoanalisi infantile, facendo una supervisione con l’analista argentina -di formazione kleiniana- Marcelle Spira.
Da questo momento egli si accosta per la prima volta a questa branca della psicoanalisi, guardando con interesse crescente tale approccio, specialmente per quanto riguarda la psicologia e le psicosi infantili. Il dottor Morra considerava il trattamento di casi infantili simile a quello con gli adulti, perché anche nell’adulto è possibile -secondo l’approccio kleiniano- ravvisare il bambino, con tutte le sue angosce primitive.
A tutto ciò si aggiungano la vice-presidenza e l’incarico di tesoriere presso l’Istituto di Psicoanalisi.

Proprio qui si colloca la decisione di seguire una terza formazione didattica, questa volta di tipo kleiniano. Mauro intraprende un’altra analisi personale con Hanna Segal a Londra e ciò comporta il trasferimento di tutta la famiglia. Siamo nell’anno 1973: la famiglia Morra rimarrà in Inghilterra fino al 1987.
L’interesse per la psicoanalisi infantile è pienamente condiviso con la moglie Milvia, che proprio a Londra inizia la propria formazione di psicoterapeuta di bambini presso il Centro Tavistock.

Nel suo periodo londinese, oltre a svolgere l’attività privata di psicoanalista, il dottor Morra lavora in ospedali psichiatrici come il Saint Bernard e in ospedali generali, tra cui Hammersmith ed Edgware, occupandosi di pazienti psichiatrici singoli e in gruppo, sviluppando qui l’applicazione di un lavoro psicoanalitico con pazienti in gruppo.
Alla fine degli anni ’70, Mauro Morra sceglie di seguire un seminario di formazione per l’osservazione del neonato a cura di (e condotto da) Esther Bick. Un’ulteriore esperienza formativa deriva dai contatti con il Tavistock, dove il dottor Morra allarga la propria conoscenza sulle dinamiche di gruppo, conducendo gruppi formati da medici secondo il “metodo Balint”.
La sua formazione specifica nel campo della psicoanalisi infantile avviene presso l’Istituto di Psicoanalisi di Londra, con la supervisione di tre analisti per bambini: Elizabeth Spillius, Irma Pick e Betty Joseph. In questo periodo sceglie di lavorare con i bambini e gli adolescenti presso consultori infantili ed in un centro diurno per bambini autistici nonché in una comunità per adolescenti disadattati.
Prima di rientrare in Italia, gli viene richiesta una consulenza da un gruppo di giovani psicoterapeuti di Genova, presso il “Centro di Psicoterapia psicoanalitica infantile”, per la formazione sul lavoro con bambini e adolescenti (1982). Tenendo inizialmente un seminario per questo gruppo di “Work discussion”, egli fa quindi la spola tra Londra e Genova.
Dopo breve tempo, inizia con parte di questo gruppo e con altri professionisti interessati un Corso di Osservazione del neonato “modello Tavistock”, con la collaborazione di altri psicoanalisti di formazione londinese, tra cui Giovanna Pasquali e Selina Marsoni.
Nel 1984 prendono l’avvio anche le consulenze con l’Ospedale Gaslini.
Il ritorno definitivo a Genova avviene nel 1987. Come lui stesso diceva, questo trasferimento in Liguria rappresentava una sorta di ritorno al suo passato, alle sue origini.
Al rientro nella “patria natale”, il dottor Morra continua (ed anzi intensifica) tutte le attività di formazione apprese a Londra (la formazione di lavoro dei giovani terapeuti, il corso di Osservazione del neonato e le consulenze con il Gaslini), facendo inoltre formazione con un gruppo di psicoterapeuti interessati solo alla psicoterapia psicoanalitica degli adolescenti.
Nel 1990, gran parte del suo tempo è dedicata al progetto per un centro diurno (di cui aveva un ricordo positivo relativamente all’esperienza inglese) di Quarto, per la cura dei bambini autistici; tale progetto, tuttavia, non andrà mai definitivamente in porto, con grande rammarico dello stesso Morra.

Ricordiamo inoltre l’attività di insegnamento nel master di Osservazione Psicoanalitica del Tavistock, in collaborazione con l’A.I.P.P.I. di Milano e l’Università East London; il dottor Morra teneva specificatamente i corsi di “Psicoanalisi teorica” e “Osservazione del neonato”.

Ovviamente, a tutto ciò si aggiunge l’attività clinica personale e di didatta della S.P.I. nel suo studio privato di Genova-Nervi. Nella seconda metà degli anni ’90 (novembre 1988) Mauro Morra fonda il Centro di Psicoanalisi di Genova insieme ad altri psicoanalisti.
Per quanto riguarda le pubblicazioni relative al tema infanzia ed adolescenza, ricordiamo:
 L’analisi di un adolescente sull’ International Journal of Psycho Analysis;
 L’analisi di un bambino autistico sul Journal of Child Psycho therapy;
 Lo studio di un caso di psicosi infantile sulla Rivista di psicoanalisi;
 Collezioni di libri, tra cui, ad esempio: A stranger in my own body – atipical gender identity developement and mental health, edito da Karnak Books con il contributo di Domenico di Ceglie e David Freeman, che ha come tematica principe l’adolescenza.

Ripensando a Mauro Morra, che con grande generosità ha contribuito alla formazione di moltissimi allievi appartenenti sia alla S.P.I che al Tavistock ed alle scuole di psicoterapia infantile secondo il modello Tavistock, quali l’A.I.P.P.I, gli aggettivi che immediatamente lo definiscono meglio sono: semplicità, generosità, empatia, rigore, vitalità e bontà.
La semplicità e l’immediatezza che contraddistinguevano Mauro derivavano, oltre che dalle sue caratteristiche di personalità, anche da una formazione profonda e da un rigore professionale, etico ed umano di rara qualità che gli consentivano, caratteristiche di pochi, di essere schietto, diretto, chiaro. Durante le supervisioni era capace di trasmettere le più profonde verità ed i punti critici dell’allievo in modo assolutamente comprensibile e senza mai cadere nella retorica o, peggio, nel giudizio, rendendo il percorso di apprendimento una vera e propria esperienza interpersonale con un maestro di grandi capacità; l’esperienza era molto agevole, perché ciò avveniva in un clima di collaborazione amichevole. Le forti capacità empatiche ed affettive di questo maestro gli consentivano di calarsi immediatamente nelle situazioni che gli venivano portate, sia come psicoanalista che come supervisore.
Il suo modo di essere ha consentito a molti di noi di seguire le sue orme perché ciò che trasmetteva, pur non indietreggiando mai nel comunicare difficoltà e difetti, era la fiducia nella possibilità di realizzarsi professionalmente come analisti; è doveroso sottolineare anche come egli, con il suo rigore e la sua passione, indicasse strade di realizzazione professionale nel campo psicoanalitico che prevedevano una formazione seria ed approfondita all’interno di scuole altrettanto affidabili.
Mauro Morra era una persona completa e con grandi passioni: la musica, la passione civile, la vita all’aperto (in particolare passava ore sul mare) oltreché, naturalmente, il suo lavoro che esercitava con grande competenza a tutto tondo perché lavorava con persone di tutte le età.

Maggio 2014

Chi ha letto questo articolo ha anche letto…

Negazione

Leggi tutto

Self-disclosure

Leggi tutto