La Ricerca

Genitorialità e attaccamento: la relazione primaria in una prospettiva neuroscientifica. E. Lipari

7/03/22
Genitorialità e attaccamento: la relazione primaria in una prospettiva neuroscientifica. E. Lipari

EDWARD GOREY, 1965

A cura di Elena Lipari

Parole chiave: sincronia, neurofisiologia, interazione, teoria dell’attaccamento, relazione madre-bambino, stress

Parenting Stress Undermines Mother-Child Brain-to-Brain Synchrony: A Hyperscanning Study

A. Azhari, W. Q. Leck, G. Gabrielli, A. Bizzego, P. Rigo, P. Setoh, M. H. Bornstein & G. Esposito

Sappiamo quanto una buona qualità nella relazione primaria madre-bambino sia alla base della costituzione di modello di attaccamento sicuro e indicatore di un positivo sviluppo successivo.

Essere genitori è sicuramente fonte di alte gratificazioni, ma espone anche a forti livelli di stress.

Questo studio dimostra che gli effetti interferenti dello stress possono essere riconosciuti in specifici meccanismi fisiologici.

 Lo studio dimostra che lo stress genitoriale influenza la sincronia brain-to-brain tra madre e bambino nelle comuni attività quotidiane; maggiore è lo stress, minore è la sintonia nell’area sinistra mediana della corteccia prefrontale.

Con Sincronia si intende l’interazione coordinata di segnali comportamentali e fisiologici che riflette la sintonia psicofisiologica, cognitiva, emozionale e comportamentali tra due

partner.

La sincronia madre-bambino è la base della co-regolazione di emozioni interpersonali e contribuisce all’autoregolazione delle emozioni del bambino e ad una risposta fisiologica adattiva allo stress sociale.

I risultati della ricerca testimoniano gli effetti negativi dello stress sulla sintonia madre-bambino evidenziata a livello brain-to-brain mentre insieme guardano dei cartoni animati.

Ad un campione di 31 coppie madre-bambino coerenti per provenienza e fascia di età viene somministrato il questionario “Parental Stress Index” e vengono loro mostrate delle sequenze di cartoni animati con tre diverse valenze emozionali.

Nonostante alcune lacune nella ricerca –peraltro esplicitate dagli autori stessi- lo studio dimostra che lo stress riduce significativamente la sincronia inter-cerebrale nella corteccia prefrontale mediana sinistra, e si propone quindi come base per successivi approfondimenti e sviluppi.

Physical presence of spouse enhances brain-to-brain synchrony in co-parenting couples.Atiquah Azhari, Mengyu Lim, Giulio Gabrielli, A. Bizzego,  Marc H. Bornstein & Gianluca Esposito

Come emerso anche da una prospettiva evolutiva, il passaggio alla genitorialità ed il comune obiettivo nella coppia di proteggere ed allevare il proprio figlio implica modificazioni cerebrali parallele nella madre e nel padre.  Cambiamenti che si rilevano in particolare nelle regioni implicate nell’attenzione, cognizione, e regolazione degli affetti.

Le coppie che vivono insieme si impegnano per coordinare le loro cure genitoriali.

Questo studio esamina come la presenza fisica del coniuge co-genitoriale influenza la sincronia brain-to-brain nell’ascolto di vocalizzazioni infantili e adulte.

Per sincronia si intende la corrispondenza di comportamenti e segnali fisiologici tra due individui.

Per la ricerca viene utilizzata la spettrografia funzionale (fNIRS9) su un campione di 24 coppie di genitori per misurare l’attività corticale prefrontale mentre ascoltano vocalizzazioni sia di bambini che di adulti in due differenti condizioni:  – insieme (nella stessa stanza e nello stesso momento), – separati (in diverse stanze ed in tempi diversi).

I risultati confermano che la presenza fisica del coniuge aumenta la sincronia verso stimoli socialmente rilevanti.

Differenze significative emergono tra le coppie reali ed il controllo, tra le vocalizzazioni (sia positive che negative) di un bambino rispetto ad un adulto, come fra il proprio figlio e un bambino sconosciuto.

Per stabilire quali aree cerebrali fossero più coinvolte negli effetti della co-presenza, la ricerca ha testato tutti i 20 canali; così come nella valutazione degli effetti di altre variabili (madri primipare o multipare, età dei genitori ed altre) non sono state fatte ipotesi precedenti.

Il risultato più rilevante sembra essere relativo all’unicità dell’aumento della sincronia che si riscontra esclusivamente nelle coppie reali.

Quando le coppie sono “in sync” nelle esperienze emozionali, riconoscono meglio i bisogni reciproci, e si sostengono a vicenda : sono quindi maggiormente capaci di gestire lo stress e di adattarsi alle nuove situazioni che la genitorialità comporta.

Genitorialità e attaccamento: la relazione primaria in una prospettiva neuroscientifica.

A cura di Elena Lipari

Parole chiave : sincronia, neurofisiologia, interazione, teoria dell’attaccamento, relazione madre-bambino, stress

Parenting Stress Undermines Mother-Child Brain-to-Brain Synchrony: A Hyperscanning Study

A. Azhari, W. Q. Leck, G. Gabrielli, A. Bizzego, P. Rigo, P. Setoh, M. H. Bornstein & G. Esposito

Sappiamo quanto una buona qualità nella relazione primaria madre-bambino sia alla base della costituzione di modello di attaccamento sicuro e indicatore di un positivo sviluppo successivo.

Essere genitori è sicuramente fonte di alte gratificazioni, ma espone anche a forti livelli di stress.

Questo studio dimostra che gli effetti interferenti dello stress possono essere riconosciuti in specifici meccanismi fisiologici.

 Lo studio dimostra che lo stress genitoriale influenza la sincronia brain-to-brain tra madre e bambino nelle comuni attività quotidiane; maggiore è lo stress, minore è la sintonia nell’area sinistra mediana della corteccia prefrontale.

Con Sincronia si intende l’interazione coordinata di segnali comportamentali e fisiologici che riflette la sintonia psicofisiologica, cognitiva, emozionale e comportamentali tra due partner.

La sincronia madre-bambino è la base della co-regolazione di emozioni interpersonali e contribuisce all’autoregolazione delle emozioni del bambino e ad una risposta fisiologica adattiva allo stress sociale.

I risultati della ricerca testimoniano gli effetti negativi dello stress sulla sintonia madre-bambino evidenziata a livello brain-to-brain mentre insieme guardano dei cartoni animati.

Ad un campione di 31 coppie madre-bambino coerenti per provenienza e fascia di età viene somministrato il questionario “Parental Stress Index” e vengono loro mostrate delle sequenze di cartoni animati con tre diverse valenze emozionali.

Nonostante alcune lacune nella ricerca –peraltro esplicitate dagli autori stessi- lo studio dimostra che lo stress riduce significativamente la sincronia inter-cerebrale nella corteccia prefrontale mediana sinistra, e si propone quindi come base per successivi approfondimenti e sviluppi.

Physical presence of spouse enhances brain-to-brain synchrony in co-parenting couples.Atiquah Azhari, Mengyu Lim, Giulio Gabrielli, A. Bizzego,  Marc H. Bornstein & Gianluca Esposito

Come emerso anche da una prospettiva evolutiva, il passaggio alla genitorialità ed il comune obiettivo nella coppia di proteggere ed allevare il proprio figlio implica modificazioni cerebrali parallele nella madre e nel padre.  Cambiamenti che si rilevano in particolare nelle regioni implicate nell’attenzione, cognizione, e regolazione degli affetti.

Le coppie che vivono insieme si impegnano per coordinare le loro cure genitoriali.

Questo studio esamina come la presenza fisica del coniuge co-genitoriale influenza la sincronia brain-to-brain nell’ascolto di vocalizzazioni infantili e adulte.

Per sincronia si intende la corrispondenza di comportamenti e segnali fisiologici tra due individui.

Per la ricerca viene utilizzata la spettrografia funzionale (fNIRS9) su un campione di 24 coppie di genitori per misurare l’attività corticale prefrontale mentre ascoltano vocalizzazioni sia di bambini che di adulti in due differenti condizioni:  – insieme (nella stessa stanza e nello stesso momento), – separati (in diverse stanze ed in tempi diversi).

I risultati confermano che la presenza fisica del coniuge aumenta la sincronia verso stimoli socialmente rilevanti.

Differenze significative emergono tra le coppie reali ed il controllo, tra le vocalizzazioni (sia positive che negative) di un bambino rispetto ad un adulto, come fra il proprio figlio e un bambino sconosciuto.

Per stabilire quali aree cerebrali fossero più coinvolte negli effetti della co-presenza, la ricerca ha testato tutti i 20 canali; così come nella valutazione degli effetti di altre variabili (madri primipare o multipare, età dei genitori ed altre) non sono state fatte ipotesi precedenti.

Il risultato più rilevante sembra essere relativo all’unicità dell’aumento della sincronia che si riscontra esclusivamente nelle coppie reali.

Quando le coppie sono “in sync” nelle esperienze emozionali, riconoscono meglio i bisogni reciproci, e si sostengono a vicenda : sono quindi maggiormente capaci di gestire lo stress e di adattarsi alle nuove situazioni che la genitorialità comporta.

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