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Vanda Shrenger Weiss. La prima psicoanalista in Italia. La psicoanalisi a Roma in epoca fascista. Rita Corsa

26/10/17

Vanda Shrenger Weiss

La prima psicoanalista in Italia

La psicoanalisi a Roma in epoca fascista 

Autore: Rita Corsa 

Casa editrice: Alpes 

Anno: 2017

Questo libro racconta la vicenda umana e scientifica di Vanda Shrenger Weiss, la prima donna a far parte della Società Psicoanalitica Italiana e a praticare la psicoanalisi nel nostro paese. Vanda, medico psichiatra e pediatra, fu una pioniera tra due mondi: fra la Croazia, sua terra natale, e l’Italia, dove visse per vent’anni con il marito, Edoardo Weiss, e con i loro due figli e dove contribuì alla diffusione della scienza freudiana; fra l’amata Europa e l’America, dove riparò insieme alla famiglia nell’epoca buia delle leggi razziali; tra il movimento freudiano e quello junghiano, cui poi aderì e per il quale si adoperò attivamente negli Stati Uniti.

Un’ampia parte del volume è dedicata al periodo trascorso a Roma da Edoardo e Vanda Weiss, in piena era fascista. Gli anni Trenta videro la rinascita e l’espansione culturale della comunità psicoanalitica italiana e la fondazione della Rivista Italiana di Psicoanalisi. Una feconda ma breve stagione, bruscamente interrotta dalla svolta antisemita del regime e dallo scoppio del secondo conflitto mondiale. I complessi rapporti tra psicoanalisi e fascismo sono rivisti alla luce di alcuni materiali inediti.

Il libro è frutto di una lunga e appassionata ricerca di documenti custoditi in archivi italiani, austriaci e americani e delle testimonianze dirette dei discendenti ancora viventi dei coniugi Weiss.

 

Rita Corsa è medico, psichiatra, psicoanalista e membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana e dell’International Psychoanalytical Association. Ha diretto servizi psichiatrici pubblici e si è occupata di formazione del personale psicologico e psichiatrico. Per circa vent’anni è stata professore a contratto di Psichiatria nell’Università Statale e poi nella Bicocca di Milano; è stata collaboratrice dell’Osservatorio Nazionale sulla Violenza Domestica presso l’Università di Verona (2009-2016). Autrice e coautrice di numerosi articoli, saggi e volumi in Italia e all’estero su temi psicoanalitici, psichiatrici e criminologici. Ha curato Il dolore psicotico nella donna depressa (Pacini, 2004) e Oggi, la Speranza? Una contraddizione della contemporaneità (Quaderni C.M.P., 2016) e con altri Corpo, generazioni e destino (Borla, 2012); ha pubblicato con altri Nuove pagine di criminologia (Wolters Kluwer, 2017); ha scritto Se la cura si ammala. La caducità dell’analista (Kolbe, 2011); Edoardo Weiss a Trieste con Freud. Alle origini della psicoanalisi italiana (Alpes, 2013); con Lucia Monterosa Limite è Speranza. Lo psicoanalista ferito e i suoi orizzonti (Alpes, 2015).

 

 

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