“TRANS/VITAE”
Le politiche dell’ambiguità
Autori: Gohar Homayounpour
Jeanne Wolff Bernstein
Editore: Mimesis
Anno: 2017
Come vive la sua esperienza una persona transessuale in Iran? E come è ostacolato o favorito un cambio di genere in un paese dove l’omosessualità è condannata? La psicoanalisi si è mossa da un approccio riduzionista e patologizzante ad una visione conformistica e acritica lontana dal sovversivo discorso psicoanalitico sulla differenza. L’autrice Homayounpour si muove verso la considerazione di “un’etica dell’ambiguità” che sostenga la possibilità di sopportare il perturbante di questa condizione. Come pure è richiesta una grande capacità di tolleranza dell’estraneità per poter accettare un organo da un’altra persona nell’esperienza dei trapianti o per una donna che offre il proprio utero ad altre coppie per portare avanti la gestazione dei loro bambini nel proprio corpo. Wolff Bernstein si interroga su come il senso di estraneità e alterità debba essere superata o desiderata per permettere che una parte interna di un Altro possa diventare parte di se stesso/stessa e si interroga sul significato anche psichico del commercio ormai usuale di parti del corpo.
Gohar Homayounpour, scrittrice e psicoanalista, è membro della International Psychoanalytic Association e della American Psychoanalytic Association. Ha fondato e dirige il Freudian Group di Tehran. È membro del Scientific Board al Freud Museum di Vienna.
Jeanne Wolff Bernstein, psicoanalista, è docente presso lo Psychoanalytic Institute of Northern California e presso la Sigmund Freud Privatuniversität (Vienna) e allo NYU Post-Doctoral Program for Psychoanalysis and Psychotherapy.
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Perturbante (Il) a cura di Angelo Moroni
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