Ripercorrendo la vita di Fromm-Reichmann – ad esempio, la sua comprensione della cultura americana e delle tipologie di pazienti gravi che andava incontrando in quel contesto – acquisiscono nuova luce e significato sia il rapporto con Sigmund Freud e la psicoanalisi del suo tempo, sia le importanti innovazioni tecniche introdotte nella terapia. Più in generale, è possibile osservare lo spirito terapeutico che l’animava, intriso di un anelito verso la giustizia umana e il supporto sociale, il profondo rispetto che provava verso le persone sofferenti e la sensibilità via via maturata rispetto al lavoro istituzionale. Fromm-Reichmann 1si è costantemente mostrata ottimista e sensibile nel prendersi cura dei pazienti più vulnerabili, apprendendo continuamente da queste esperienze, senza avvertire la necessità di aderire a dogmi, né di impegnarsi in ardue dispute teoriche per differenziare il proprio stile terapeutico da quello di altri.
I quattordici capitoli più l’Epilogo che compongono il testo – aperto da un Prologo e chiuso dalle Note e dall’Indice analitico, oltre che dalla completa Bibliografia della Fromm-Reichmann e dalla Bibliografia Generale – sono arricchiti da una scelta di immagini fotografiche.Qualche parola merita l’Autrice, G.A. Hornstein. Nata nel 1951, docente di Psicologia, si è formata nelle aree della psicologia della personalità e della psicologia sociale: i suoi interessi spaziano dalla storia della psichiatria, alla psicologia e alla psicoanalisi del Novecento. Una caratteristica di Hornstein è l’attenzione con la quale segue l’esperienza personale dei pazienti; infatti ha raccolto circa 600 narrazioni in lingua inglese – First-person Narratives of Madness – scritte soprattutto da persone direttamente colpite dalla sofferenza mentale e dai loro familiari. Questo patrimonio costituisce una banca-dati che viene costantemente aggiornata anche con il contributo di colleghi e lettori di ogni parte del mondo.2
La biografia di Fromm-Reichmann, per completezza e accuratezza della ricerca storiografica, può essere avvicinata alla stupenda e recente biografia di Kohut, scritta da C. B. Strozier Heinz Kohut. Biografia di uno psicoanalista
1 Evocata nel romanzo di Johanne Greenberg I never Promised You a Rose Garden nelle vesti del Dr. Fried.
2 C. B. Strozier Heinz Kohut. Biografia di uno psicoanalista. Roma, Astrolabio, 2005. (Ed. originale: Heinz Kohut. The Making of a Psychoanalyst. New York: Farrar, Straus and Giraux). Se ne segnala la recensione di Roberto Speziale-Bagliacca sulla Riv. di Psicoanal., 1, 2006.