Nella stanza dei sogni
Un analista e i suoi pazienti
Autore: Pietro Roberto Goisis
Editore: Enrico Damiani
Anno: 2021
La stanza dell’analista è un luogo misterioso e affascinante: protetto rigorosamente da occhi e orecchi indiscreti, è un rifugio segreto in cui prendono forma fantasmi, ricordi, attese.
Si può fantasticare a lungo su cosa accada tra queste pareti, su come ci si prepari a entrarci, su come ci si congedi. Quale bellezza si rivela nella tensione, nell’energia, nella complicità di due persone che si ascoltano, che si parlano? E che, nell’incontro, si trasformano?
Pietro Roberto Goisis, muovendosi fra l’arte della clinica e quella della narrazione, ci conduce dietro le quinte delle sedute, dà voce ai suoi pazienti, trasporta il lettore nella loro mente.
Lungo queste pagine scorrono storie, sentimenti e pensieri, a volte drammatici, a volte lievi. Epifanie, sfide, successi e fallimenti. Un racconto che fa dell’autenticità e dell’umanità l’essenza stessa della psicoanalisi e della vita.
«Perché questa psicoanalisi,
una volta che l’hai incontrata,
ti resta dentro per sempre,
tanto che le parole escono dalla stanza e
si depositano da qualche parte nei tuoi pensieri.
È qualcuno con cui parlare
ogni volta che vuoi».
(Tratto dalla quarta di copertina)
Pietro Roberto Goisis, medico, psichiatra, psicoanalista con oltre quarant’anni di attività clinica, si è dedicato alla divulgazione della psicoanalisi ed è stato responsabile della Commissione Stampa e dell’Area Cinema della Società Psicoanalitica Italiana.
Docente presso l’Università Cattolica di Milano, oltre che in scuole di specializzazione, enti pubblici e privati, fa della formazione dei giovani terapeuti una delle sue passioni, continuando a imparare anche da loro.
Oltre a contributi per libri collettanei, riviste scientifiche e curatele, ha pubblicato Costruire l’adolescenza. Tra immedesimazioni e bisogni (Mimesis, 2014).
Nel 2020 ha ricevuto una Menzione al Premio Cronin – XIII Edizione per il saggio narrativo “Sopravvivere al Coronavirus”, pubblicato parzialmente su “il venerdì” del 1° maggio 2020.