L’arte di guarire
Breviario di psicoanalisi contemporanea
Prefazione di Violet Pietrantonio
Postfazione di Marina Breccia
FrancoAngeli
L’arte di guarire a cui si riferisce il titolo del libro, è indubbiamente quella della psicoanalisi: una “forma d’arte con premesse scientifiche”, come aveva indicato Donald Meltzer. E l’arte di guarire è anche l’arte di sognare, per cui la funzione sognante può divenire il laboratorio in cui si sviluppa il pensiero. E il pensiero inconscio, in particolare, viene ad assumere una funzione narrativa: una funzione che permette di narrare e sviluppare la teoria ma anche di trasformare la stanza d’analisi nel luogo delle narrazioni congiunte di paziente e analista, sospese tra verità storicizzabili e verità cliniche, tra costruzione e relazione.
Attraverso una successioni di voci, di temi psicoanalitici essenziali (ad esempio: il sogno, l’introiezione, il Freud delle novelle, scrivere la psicoanalisi, ecc.) l’autore compone un piccolo breviario, un volume condensato che, interrogando il lettore, intreccia un percorso di ricerca soggettivo e personale con gli sviluppi della psicoanalisi contemporanea (nello specifico quelli bioniani e postbioniani).
Questo libro ci affaccia su un mondo psicoanalitico attraversato da un animato e appassionante dibattito tra prospettive scientifiche diverse, tra il passato e il presente, tra la realtà e il sogno della realtà, ma dove diviene possibile ritagliare anche una finestra aperta sul futuro della psicoanalisi come strumento di cura, come ambito di ricerca e come metodo di indagine dei processi intersoggettivi inconsci.
E’ al di là della clinica, nella metaclinica, che si manifestano le funzioni oniriche e poetiche della mente e della teoria. E la mente di cui si occupa questo libro è una mente duale, è una mente relazionale, è una mente che non può esistere senza il contributo di un’altra mente. Perché “la psicoterapia”, la cura della mente con la mente – come diceva Jung nel 1935 – “è un ramo dell’arte di guarire […] non è quel metodo semplice e univoco che in un primo tempo si credeva che fosse, ma si è rivelata a poco a poco una sorta di ‘procedimento dialettico’, un dialogo, un confronto tra due persone”.
Il volume si rivolge pertanto a chi studia la psicoanalisi, a chi la pratica, a chi la vive con passione, a chi la trasmette, a chi la riceve, e a chi la coltiva come forma di pensiero creativo.
Mauro Manica, psichiatra e psicoanalista, già responsabile del Servizio Ambulatoriale del Dipartimento di Salute Mentale dell’ Asl 13 di Novara, è membro ordinario della SPI e dell’IPA. Oltre a diversi articoli su riviste scientifiche ed in volumi collettanei ha pubblicato i libri Guardare nell’ombra. Saggi di psichiatria psicoanalitica (1999), Psicoanalisi in situazioni estreme (2004), Il suicidio. Amore tragico, tragedia d’amore (con E. Borgna e A. Pagnoni, 2006), La musica della psicoanalisi (2007), Fare psicoanalisi, vivere la clinica, sognare la teoria (2010), Ogni angelo è tremendo. Esplorazioni ai confini delle teoria e della clinica psicoanalitica (2013), e Intercettare il sogno. Sviluppi traumatici e progressione onirica nel discorso psicoanalitico (2014) presso le Edizioni Borla. E’ redattore della Rivista di Psicoanalisi. Ha rappresentato la Società Psiconanalitica Italiana (SPI) in incontri scientifici con l’Associazione Psicoanalitica Argentina (APA) e con la Società Francese di Psicoanalisi (SPP). E’ stato relatore al 44th Congresso dell’IPA (Rio de Janeiro, luglio 2005), al 46th Congresso dell’IPA (Chicago, luglio 2009) ricevendo il Ticho award, e al 49th Congresso dell’IPA (Boston, luglio 2015). Alcuni suoi lavori sono stati tradotti in Francia e in America Latina. Attualmente lavora in ambito privato come psicoanalista.