La Ricerca

“Laboratori” Progetto a cura di T. Baldini Recensione di G. Margherita

11/02/22
Bozza automatica 23

Laboratori

Psicoanalisi applicata al trattamento dei ragazzi al limite

Un’esperienza nazionale

Progetto e coordinamento di Tito Baldini

A cura di Marco Bordino, Diana Burratti, Giada Di Veroli, Laura Penna

Recensione di Guelfo Margherita

(Vecchiarelli editore, 2021)

Questo libro è parte fondamentale di una vicenda che ha a che fare con la psicoanalisi, col pensiero che nasce nel grande gruppo, con la volontà di far dialogare con simmetrica e rispettosa reciprocità la nostra disciplina e i dispositivi di aiuto sociale, e con l’importanza di farlo nell’editoria ufficiale alleggerita di ogni aggravio economico e velocizzata dall’uso di internet. Un’operazione culturale che nel tempo potrebbe rivelarsi rivoluzionaria. Un po’ di storia aiuta a capire. Il collega Baldini è da 40 anni dedito all’aiuto all’adolescenza disperata anche perfezionando dispositivi gruppali orientati alla psicoanalisi che definisce laboratori; in tali ambienti si realizzano catene simboliche che partono dal pensiero operatorio concreto del fare e giungono a quello astratto rappresentazionale dell’analisi gruppale e infine individuale. Egli collabora con Realtà nell’intero territorio nazionale  con rapporti di formazione, supervisione e conduzione gruppale; ad esse il nostro ha proposto di raccontare il proprio lavoro, 51 autori hanno aderito e così nasce l’idea del libro. Ma non basta. Baldini propone a quattro giovani psi dediti alla psicoanalisi (tutte/i in analisi, due già allieve SPI e una candidata) un’operazione speciale: fare gruppo con lui sul tema della trasmissione e penetrazione del pensiero psicoanalitico attraverso un legame sulla scrittura scientifica. Tale gruppo nel tempo si è preparato ad entrare negli scritti di donne e uomini dediti al lavoro diretto con adolescenti e giovani adulti devastati; scritti sul, del e nel loro lavoro, scritti di carne e sangue. Così il gruppo autori ha avviato il processo di scrittura e quello curatori v’è penetrato con rispetto e sensibilità analitici. Mettendo in pratica lo scopo del gruppo curatori, è iniziato il dialogo autori-curatori con rimandi del materiale ripetuti molte volte nel tempo lungo di anni; ogni testo era letto, riletto e condiviso nel gruppo curatori e coordinatore, e in tale processo si aggiungevano sguardi psicoanalitici sulla scena del lavoro con le persone sofferenti aiutate, sguardi poi condivisi con gli autori che iniziavano a vedere catene di significanti ove prima erano significati crudi e spesso irrisolvibili. Ci sono voluti circa cinque anni per compiere tale lavoro. Il lavoro  nella fisica si definisce potenza moltiplicato tempo e in ciò questo grande gruppo – formato da coordinatore, curatori, autori e tutti i gruppi di lavoro dei secondi – tale sconfinato grande gruppo nazionale quindi, nel tempo lungo che l’analisi pone per le trasformazioni intra e interpsichiche, questo enorme gruppo nel tempo ha sviluppato pensiero psicoanalitico che vuole dire pensiero pensabile, libero, nel campo psichico ospitante persone devastate, con rimandi fertili dallo psichismo gruppale a quelli individuali e viceversa secondo meccanismi a noi ben noti.

Un primo livello rivoluzionario del volume è quindi nel senso della feconda contaminazione dell’esperienza psicoanalitica nei dispositivi sociali e civili. Andiamo al secondo. Chiuso il volume, Baldini lo propone a Case editrici italiane prestigiose che lo accolgono volentieri ma impongono prezzi di vendita e di realizzazione del tutto fuori misura per operatori sociali, spesso in difficoltà economiche a causa d’un lavoro importantissimo e nobile che l’ingenuità epistemologica dell’attuale società affatica, delegittima e umilia. Baldini ha riflettuto sul rapporto tra la psicoanalisi e la moderna editoria: le tirature a 100 massimo 200 copie e le prime te le compri da solo se vuoi pubblicare; quindi i tuoi, i nostri tanti e ottimi libri che finiscono nei nostri nutriti scaffali di psicoanalisti come in quelli dei nostri intimi e nelle nostre biblioteche istituzionali … e … la loro penetrazione sociale e civile? Come facciamo a diffondere con tale andamento l’enorme, impareggiabile e inimitabile capacità curativa della psicoanalisi tout court e della “psicoanalisi applicata” (Freud 1926)? Sconsigliato dai più tra amici e colleghi,  Baldini si lancia in un’impresa inedita: quella di legare la psicoanalisi a un’editoria coraggiosa che ci metta la faccia e pubblichi ad altissima visibilità e gratuità, tutto: libri, articoli e documentari filmati di sensibilizzazione alla psicoanalisi adattati all’uso e fruibilità sociale. Il nostro ne parla al sodale Vecchiarelli – raffinato editore di nicchia che crede nel potere curativo della cultura – e quegli la faccia ce la mette. E anche i soldi: perché accetta di collaborare con la psicoanalisi realizzando un complesso portale internet e assicurando di formalizzare editorialmente tutti i lavori in esso inseriti. Inseriti da una redazione di psicoanalisti. Incoraggiato dalla luce nel tunnel, Baldini propone l’idea al gruppo Psicoanalisi e Istituzioni dei due Centri Romani coordinato da Riefolo e Montinari, il gruppo accoglie e cinque amici – Biondo da sempre vicino, quindi Faccenda, De Intinis, De Vita e Zuppi – si uniscono al nostro e si fondono in un piccolo gruppo che inizia un intenso lavoro, opera che arricchisce l’intuizione di Baldini apportando contributi significativi (interviste filmate e molto altro). Passano altri anni, col gruppo autori del libro in fibrillazione, e finalmente esce in chiaro, gratis per tutti, il portale Psicoanalisi e Sociale, nel cui Comitato scientifico si ritrovano intellettuali, eccellenze dell’impegno sociale e molti psicoanalisi, compresi Presidenti e past della nostra Società. Come apre, detto portale presenta Laboratori  con i codici ISBN e la fruibilità diretta nei pc e negli smartphone (oltreché in cartaceo a prezzo sociale per ripagare delle sole spese). La seconda rivoluzione epistemologica connessa al libro è stata quindi la nascita di una editoria psicoanalitica ad alta visibilità, intelligibilità sociale, che contribuisca a facilitare il proficuo scambio, l’osmosi necessaria tra psicoanalisi e mondo sociale e civile. Io stesso collaboro col portale come Corrispondente da Napoli, aprendo in esso una nuova via di penetrazione territoriale.    

Bibliografia

Aichhorn A. (1926) Gioventù traviata. Milano: Bompiani, 1950.

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