La Ricerca

La “Scienza del male”. L’empatia e le origini della crudeltà

19/12/12

Simon Baron- Cohen (2011)

Cortina Editore, Milano, pp.221

Dopo l’ennesima strage degli innocenti che si è appena consumata nella scuola del Connecticut, ci appare alquanto utile un libro che cerca di dare una risposta alle origini della crudeltà umana (o disumana sarebbe meglio dire).

Il bel libro del neuroscienziato-psicopatologo inglese intitolato La scienza del male tratta proprio del tema della crudeltà considerata come un deficit d’empatia. Nel tentativo di dare una risposta, l’Autore interroga le neuroscienze e ci parla del circuito cerebrale dell’empatia che risulta ipoattivo in persone affette da disturbo borderline, antisociale o narcisistico di personalità. Attraverso un intreccio complesso, ma chiaro ed esaustivo, Baron-Cohen individua, nei soggetti affetti da questi disturbi, un punteggio zero negativo dell’empatia. Questo li rende incapaci di capire la propria mente in termini di emozioni e sentimenti e di sintonizzarsi su quella dell’altro, che è trattato freddamente e cinicamente come un oggetto concreto e perciò può subire efferate violenze per banali motivi.

Le carenze transitorie e stabili dell’empatia si distribuiscono all’interno di una curva gaussiana da dove è possibile estrapolare i casi più estremi di assenza stabile di questa funzione mentale.

L’Autore individua, inoltre, un’altra categoria di persone cosiddette zero positive, individui affetti da sindrome di Asperger o da disturbi autistici che non riescono ad avere interazioni sociali; anch’essi usano gli altri come oggetti concreti ma non commettono azioni crudeli.

Un viaggio appassionante attraverso le neuroscienze e la psicopatologia dello sviluppo che cerca di integrare un concetto eminentemente psicologico e psicoanalitico con rigorosi esperimenti sul “cervello” senza mai indugiare in confusioni epistemologiche tra i diversi approcci scientifici.

Una metodologia irreprensibile corredata di esempi chiari e convincenti e una disamina delle più importanti ricerche sul circuito cerebrale delle emozioni e sulla funzione (in tale ambito) dei neuroni-specchio.

Da non perdere!

Gabriella Giustino

Chi ha letto questo articolo ha anche letto…

“Al cinema con il mio paziente"  di G. Riefolo. Recensione di P. Boccara

Leggi tutto

"Femminile melanconico" di C. Chabert. Recensione di S. Lombardi

Leggi tutto