La psicoanalisi in ascolto dell’amore: passioni e legami
Presentazione di Francesco Barale, Introduzione di Salvatore Natoli
Collana: Psicoanalisi psicoterapia analitica
Franco Angeli
Questo libro parla dell’amore, di come ci si innamora, del perché ci si innamora, di quanto si soffra per non riuscire ad amare o ad essere amati.
Il bisogno di amare e di essere amati può essere inteso come prototipo di ogni bisogno umano e di ogni relazione tra esseri umani. Essere amati è desiderare di essere visti, conosciuti, riconosciuti per quello che siamo nella nostra interiorità più profonda e nascosta, nei nostri desideri più sfrenati di esistenza e di libertà. È un bisogno di conoscenza, di riconoscenza, di ri-conoscenza. Ce ne parlano la letteratura, il cinema e la nostra stessa esperienza di vita.
Nell’ascolto delle vicissitudini amorose, la psicoanalisi può dire qualche cosa di più e di nuovo oltre a quanto è stato detto dalla cultura, dall’arte, dalla riflessione sull’esperienza?
Per la psicoanalisi le esperienze amorose possono essere comprese risalendo alle forme più primitive delle relazioni umane, le esperienze infantili precoci. Ma possono anche essere guardate come parte integrante delle vicende umane, e quindi come elemento essenziale dell’età adulta, tra passioni e legami.
Da un punto di vista strettamente teorico potremmo dire che la passione amorosa si innesta e si dipana in uno spazio intermedio tra le strutture libidiche e quelle narcisistiche dell’Io, tra gli elementi pulsionali e le identificazioni proiettive.
Ma la natura terribile e insondabile delle passioni d’amore, quel complesso groviglio che comprende il desiderio sessuale, il bisogno di fusionalità, l’angoscia dell’abbandono, la paura della solitudine, la disperazione e l’insostenibile felicità, il continuo altalenarsi tra illusioni e delusioni, sfugge a una definizione troppo limitante.
Nei diversi orientamenti sessuali e nelle diverse età dell’uomo, dall’infanzia all’età matura, passioni e legami d’amore costituiscono l’intima essenza della natura umana.
Simonetta Diena, psichiatra, psicoanalista, è membro ordinario con funzioni di training della SPI e dell’IPA (International Psychoanalytical Association). Lavora da molti anni nel campo delle patologie dell’alimentazione e ha pubblicato lavori su riviste nazionali e internazionali e in volumi collettanei sui problemi relativi a tali disturbi. È docente presso l’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo (IIPG) di Milano. Dal 1999 è Fellow del Research Training Programme dell’IPA. Si occupa altresì da anni di arte e psicoanalisi ed è autrice di alcune monografie a riguardo, nonché di articoli su riviste nazionali e internazionali. Vive e lavora a Milano.
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