Suddiviso in tre parti e in una venticinquina di brevi capitoli, affronta un’ampia serie di questioni legate ai temi dell’interazione madre-bambino, della dinamica della famiglia, e del bambino posto a confronto e in relazione con il mondo esterno e con la scuola. Scritto con il consueto linguaggio chiaro e scorrevole che l’autore ha sempre utilizzato rivolgendosi al pubblico laico (genitori, assistenti sociali, pedagogisti, medici generici e pediatri), è ricco di esempi e di aneddoti, ma soprattutto è costantemente colorito dalla prosa veloce e precisa che, con poche pennellate, è in grado di tratteggiare gli elementi salienti di situazioni molto complesse.
Nell’Introduzione, Winnicott sottolinea il fatto che le giovani madri non hanno da sentirsi in obbligo di leggere libri come questo, ma hanno invece la necessità reale di essere sostenute dal partner, informate in modo corretto, assistite nei momenti di bisogno, e hanno bisogno di aver fiducia nel poter contare su medici esperti e sensibili. Le osservazioni sul ruolo materno si arricchiscono di una serie di notazione sul ruolo e le funzioni del padre, e sulla dinamica della famiglia collocata nella società. Alcuni temi specifici – ad esempio, il rapporto tra i gemelli, la situazione del figlio unico, le attese genitoriali riversate sul bambino, le relazioni tra insegnanti, genitori e bambini – costituiscono altrettanti capitoli che aprono porte alla riflessione sullo sviluppo dell’essere umano. Con la lettura di Sostenere e interpretare si ha l’opportunità di osservare Winnicott al lavoro.
Sono infatti riportate (attentamente trascritte) diverse decine di sedute dell’analisi di un paziente: un uomo di circa trent’anni, medico ospedaliero, coniugato e con due figlie, conosciuto da Winnicott perché già stato in analisi anni prima per un tempo breve (ai tempi della guerra mondiale), e ripreso successivamente in analisi a tre sedute settimanali – le sedute trascritte sono quelle finali e coprono un arco temporale di circa sei mesi -.
Le osservazioni relative al caso sono state messe a disposizione di Masud Khan da Clare Winnicott e, nell’intenzione dell’autore, vogliono illustrate nello specifico la posizione depressiva così come essa appare nel corso di un trattamento analitico. Il volume è preceduto da una bella Introduzione di M. Masud R. Khan – nella quale è riportata anche una nota introduttiva sulle sedute registrate scritta da Winnicott – e chiuso dal saggio dello stesso Winnicott Ritiro e regressione, del 1954 (già pubblicato in italiano in Dalla pediatria alla psicoanalisi), qui riproposto in quanto concernente una cruciale fase di analisi (e specifici episodi) del medesimo paziente.
(1)
Traduzione di Barbara Sambo. (Ed. originale: The Child, the Family and the Outside World, 1957, 1964).
(2)
Traduzione di Barbara Sambo. (Ed. originale: Holding and Interpretation. Fragment of an Analysis, 1972, 1986).