La terza parte introduttiva alle circa quattrocento pagine del Dizionario è affidata a Hugo Bowels: è qui sottolineata l’utilità dei dizionari (vocabolari) bilingui – rispetto al diverso uso che si può fare del dizionario monolingue – e sono accennate le fonti primarie e secondarie dalle quali sono state tratte le informazioni. Nel complesso, queste tre introduzioni occupano pochissime pagine: come a dire di non voler togliere spazio a ciò che è il ‘vero’ Dizionario, all’opera in se stessa. Scorrendo il testo, si possono notare alcune curiosità: ad esempio, il termine inglese modeling, tradotto come modellamento e indicato nell’uso italiano anche come modeling, è un termine che di frequente si legge nelle opere italiane nella versione errata di modelling (con due elle).
Alla voce mobbing si rimane sorpresi di leggere la traduzione italiana assalto collettivo – oltre al riportare il medesimo termine utilizzabile, ed utilizzato, nella nostra lingua, di mobbing -. Zero sum game è reso come gioco a somma nulla, mentre spesso utilizziamo la dicitura gioco a somma zero. Per finire con l’indicazione di alcune (tra le tante possibili) curiosità, si può citare il lemma test delle matrici progressive – che si riferisce ad un notissimo test di intelligenza – reso in italiano tutto in minuscolo (mentre in inglese è giustamente Progressive Matrice Test): ma in italiano il termine è invece soprattutto utilizzato nella letteratura specialistica in maiuscolo – Test delle Matrici Progressive – o anche nella forma di PM test. Insomma, volendo ci si può divertire anche a ‘fare le pulci’ al Dizionario o, più semplicemente, a confrontare alcuni utilizzi comuni (che non è detto che siano corretti) con gli altri qui proposti.