Building bridges
The impact of Neuropsychoanalysis on Psychoanalytic Clinical Sessions
Edited by Rosa Spagnolo
Routledge
2018
Ci sono periodi straordinariamente interessanti nella storia della scienza che portano a nuove aperture ai confini di un campo particolare. Siamo nel mezzo di uno di questi periodi: un gran numero di nuove scoperte riguardanti il funzionamento della mente sono pubblicate ogni giorno. Queste nuove scoperte nelle neuroscienze stanno rivelando aspetti inattesi e spingono l’intero campo verso regioni inesplorate.
Oltre al progresso nella comprensione dei processi psichici, le neuroscienze, offrono agli psicoanalisti l’opportunità di migliorare il dialogo con psichiatri, neurologi e altri scienziati, ampliando il modello teorico. È chiaro che la relazione tra psicoanalisi, neuroscienze e neuropsicoanalisi è controversa. Quindi, il dialogo tra neuroscienze e risultati clinici è essenziale.
Costruire un ponte tra neuropsicoanalisi e psicoanalisi attraverso la seduta clinica è lo scopo principale del libro, che consiste in due parti. La prima parte fornisce una visione teorica su sogno, depressione, dipendenza, panico e su come considerare lo studio di un singolo caso. Rosa Spagnolo ci porta al centro di questo libro, esplorando la relazione tra psicoanalisi e ricerca empirica. Margaret Zellner e Mark Solms forniscono nuove scoperte nel campo della dipendenza, della depressione e del panico, condizioni che affrontiamo quotidianamente nella nostra pratica. Secondo entrambi questi analisti, l’integrazione tra psicofarmacologia e psicoterapia sembra essere il trattamento più efficace per queste psicopatologie, ed è quindi fondamentale includere la psicoanalisi tra queste terapie efficaci. Salas, Casassus e Turnbull mostrano come, studiando un singolo caso, possiamo costruire un ponte dal soggettivo all’oggettivo. La seconda parte è di natura clinica: quando la psicoanalisi incontra la neuropsicoanalisi qual è l’impatto sulla seduta clinica? Quattro vignette su panico, depressione, dipendenze, e trauma precoce, introdotte dai sogni di alcuni pazienti, ci aiutano a esplorare queste aree.
(dalla quarta di copertina )
Rosa Spagnolo, neuropsichiatra infantile, psicoanalista, Membro Ordinario della Società Psicoanalitica italiana (SPI), Membro IPA e Membro NPSA. È chair della Task Force IPA “Freud Legacy”, un progetto per mappare il patrimonio freudiano e registrare la sua eredità nella lista UNESCO. Lavora presso il Servizio sanitario nazionale per la riabilitazione della sordità, dei disturbi dell’apprendimento/linguaggio e dello sviluppo. È esperta nel trattamento dei ritardi cognitivi, autismo e psicosi infantili; ha lavorato con le patologie neuromotorie e le malattie rare nei neonati. È co-fondatrice di Italian Psychoanalytic Dialogues. È una studiosa attenta e appassionata di neuroscienze a cui dedica le sue ricerche. Ha partecipato a vario titolo a conferenze e convegni su argomenti relativi alla neuropsichiatria dello sviluppo infantile e vari altri temi psicoanalitici. Nel 2007 ha pubblicato un romanzo, “Chantal” (Maremmi Editore, Firenze), su questioni etico scientifiche, ed ha al suo attivo numerose pubblicazioni.