BODYBRAINMIND
SETTE LEZIONI PER UNA NEUROPSICOANALISI
Autore: Antonio Imbasciati
Casa editrice: Mimesis
Anno: 2020
La Neuropsicoanalisi si è affermata come disciplina specifica per il confronto e l’integrazione delle conoscenze sul funzionamento della mente umana che vengono oggi offerte dal progresso delle neuroscienze e da quello della psicoanalisi: pertanto come strumento essenziale per la ricerca su come il cervello generi la mente umana. Quello che gli esseri umani constatano svolgersi nella propria soggettività, studiato dalla psicoanalisi nella sua genesi endopsichica inconscia, può oggi essere indagato con quanto sappiamo accadere nella biochimica delle reti neurali del cervello: com’è che eventi chimici e bioelettrici producono quello che gli umani avvertono come capacità di pensare, conoscere, sapere? Un aggiornamento in proposito è oggi indispensabile per la formazione degli psicologi e di tutti gli operatori della salute mentale, per una riflessione critica sulle idee implicite che di fatto governano i nostri Servizi sociosanitari, in una visione immune dai secolari pregiudizi della nostra tradizione filosofico-teologico-popolare. Quanto denominiamo “mente” inizia fin dall’epoca fetale e procede nel neonato e bambino da un primo apprendimento interpersonale e inconscio di quei funzionamenti neuromentali che vanno sotto il nome di affetti, che costituiscono la base su cui il cervello viene ad essere “costruito” lungo tutta la vita. Il cervello non è “dato”, dal genoma dell’Homo Sapiens, se non nella sua macromorfologia, ma la microstruttura col relativo funzionamento (sinapsi) viene appresa, in modo assolutamente individuale, sotto forma di reti neurali. Nessuno ha un cervello uguale a quello di un’altra persona. La “qualità” di un cervello, nell’ottimalità di propri vari modi di funzionare piuttosto che in difetti fino alle patologie, dipende dalla qualità dei primi apprendimenti affettivi derivati dalle cure genitoriali primarie. Il concetto di bodybrainmind proposto in questo testo riassume l’unitarietà di un “Organismo” umano nella continua reciproca comunicazione e elaborazione corpo-cervello-mente.
Antonio Imbasciati dopo la laurea in Medicina ha conseguito tre specializzazioni (“Psicotecnica”, “Psicologia Clinica”, “Neuropsichiatria Infantile”) e si è formato come psicoanalista nel training prescritto dalla Società Italiana di Psicoanalisi (SPI, IPA) negli anni 1964-74, diventandone Membro Associato (1971), Membro Ordinario (1981), Analista Didatta (1997); parallelamente si è dedicato alla ricerca nel percorso universitario: “Professore Incaricato” 1969-75, “Professore Ordinario” 1975-2010, “Professore Emerito” dal 2012; è autore di 67 volumi e di oltre trecento altre pubblicazioni scientifiche.
Vedi dettagliatamente www.imbasciati.it
(Tratto dalla quarta di copertina)
Vedi anche in Spiweb/Dossier/Le Stagioni del Cibo – Aprile 2019