“Ambiguità, conformismo e adattamento alla violenza sociale”
Autrice: Silvia Amati Sas
Prefazione di Anna Ferruta
Introduzione di Federico Perozziello
Editore: Franco Angeli
Anno: 2020
All’inizio degli anni Settanta Silvia Amati Sas ha cominciato ad occuparsi in modo pionieristico della cura psicoanalitica di persone provenienti dai Paesi latino-americani vittime di violenza sociale, soprattutto di donne segnate dall’esperienza della tortura morale e materiale. Il libro raccoglie una serie di scritti che toccano i temi più cari all’autrice: il rapporto tra la violenza sociale e l’impegno etico della psicoanalisi, la funzione della preoccupazione per l’altro da proteggere, l’emergere della vergogna all’interno della relazione terapeutica.
Le dinamiche descritte costituiscono un punto di riferimento chiarificatore non solo per tanti altri traumatismi legati a situazioni violente, ma mettono anche in evidenza il rischio oggi molto attuale di una deriva individuale e sociale nell’adattarsi a qualunque forma di violenza con cui si ha a che fare rendendola ovvia. Il mantenere un costante impegno etico per l’autrice non si pone mai come modalità esterna alla dialettica della cura, ma un tutt’uno con essa, assumendo una funzione strutturale e strutturante.
(Tratto dalla quarta di copertina)
Silvia Amati Sas, nata a Buenos Aires, è medico, neuropsichiatra infantile, psicoanalista ordinario della SPI e AFT della Società Svizzera di Psicoanalisi e dell’IPA.