Il Servizio Clinico di Consultazione per adolescenti vuole offrire un ascolto e un aiuto particolare al tempo dell’adolescenza, tempo di importanti cambiamenti nella formazione dell’identità. Esso è il momento in cui il disagio legato alla crescita si presenta nelle forme più varie con disturbi sia nell’area corporea che psichica, così come nell’apprendimento o nelle condotte. Tutte queste manifestazioni vengono avvertite dall’adolescente come momenti in cui si configura una vera e propria crisi adolescenziale.
La crescita esplosiva del corpo, l’affermarsi della sessualità, la caduta delle sicurezze dell’infanzia, la messa in discussione dei valori condivisi nella famiglia, le nuove forme della socializzazione sono i poli che rendono inderogabile il viaggio che l’adolescente deve intraprendere per avviarsi verso l’età adulta. Il divario che si pone tra il sentirsi completamente protetto nella famiglia e nei sogni condivisi dell’infanzia e il dover imboccare una propria strada al fine di promuovere un proprio modo di essere, è estremamente difficile da colmare. E’ questo un periodo della vita in cui è possibile intraprendere percorsi che portano su terreni incerti dove dopo un’iniziale idealizzazione, l’adolescente avverte di trovarsi pieno di dubbi e di incertezze, non preservato dalla sofferenza ed esposto talora a un grave senso di dispersione e di pericolo.
Diverse risposte patologiche si manifestano in tale periodo: anoressia, bulimia, blocco della crescita in generale e delle mestruazioni, problemi separativi, di identita’ sessuale, e altri ancora. Sono patologie che spesso utilizzano le manifestazioni corporee invece che quelle psichiche.E’ normale quindi che l’adolescenza presenti momenti di crisi, periodi di disagio dove può comparire l’ansia e la tristezza spesso difficili da decifrare prima di tutto da parte dell’adolescente. Ma esse coinvolgono anche i genitori, che possono trovarsi disorientati e confusi. Per tale motivo è facile confondere le espressioni di una crisi adolescenziale con veri e propri esordi patologici, o, al contrario, banalizzare comportamenti che dovrebbero invece suscitare preoccupazione.
In questa prospettiva la consultazione con l’adolescente risponde per prima cosa ad una necessità di fare il “punto” della situazione per cercare di capire cosa sta succedendo. La consultazione prevede, oltre ad una apertura di ascolto e di dialogo con l’adolescente che chiede aiuto, anche un incontro con i genitori o se necessario con tutta la famiglia, e una restituzione che rappresenti più che una diagnosi, un orientamento capace di suscitare una progettualità e una speranza evolutiva. In alcuni casi è sufficiente poter discutere insieme senza pregiudizi con un ascoltatore esperto ed estraneo al contesto familiare, e quindi per così dire “neutrale”, perché certi disagi, anche acuti, si risolvano spontaneamente. Quando invece si presentano difficoltà più serie, sofferenze più radicate, il Servizio Clinico di Consultazione provvederà all’invio dell’adolescente, ed eventualmente anche dei genitori, presso colleghi esperti per un trattamento terapeutico. La consultazione funge così da momento di riflessione che può motivare ad intraprendere una eventuale terapia psicoanalitica non come se fosse una prescrizione medica, ma come una scelta personale maturata nella consultazione stessa.
Il Servizio Clinico di Consultazione per adolescenti è diversamente organizzato nei vari Centri della SPI. Alcuni Servizi, come quello di Roma e di Milano, dispongono di uno spazio specifico mentre altri indicano il nome di un collega psicoanalista specializzato in adolescenti che si assume il compito di condurre la consultazione nel proprio studio privato.