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Classicamente con il termine Psicoanalisi, la disciplina scientifica originariamente fondata da Sigmund Freud dal 1885 al 1939, e poi evolutasi in molteplici scuole teoriche e tecniche, s’intende: una teoria del funzionamento della mente e un metodo di cura e di ricerca per i disturbi psichici.
Freud rappresenta, per tutti gli psicoanalisti, il luogo delle origini da cui è cominciato il viaggio della Psicoanalisi, un complesso e accidentato percorso, che esplora e dialoga con la psiche dei singoli e dei gruppi da più di 130 anni.
Il metodo psicoanalitico è stato successivamente esteso alla comprensione, dal punto di vista culturale, di eventi di attualità, cinema, arte, politica, e oggi, anche, della rilevante influenza dei media e della rete sulla mente individuale e gruppale, offrendo una chiave di lettura utile e stimolante. La Psicoanalisi negli ultimi trent’anni è passata, nel suo corpo dottrinale, progressivamente, dalla centralità dei processi intrapsichici ad un assetto bipersonale, trans e interpersonale, giungendo sino all’intersoggettivo, senza però dimenticare, pur nelle sue sincroniche e diacroniche trasformazioni, la propria identità culturale e istituzionale.
Per interpretare meglio la complessità del disagio psichico diffuso, la Psicoanalisi sta iniziando a dialogare con le altre discipline cliniche della mente: la psichiatria, la psicologia clinica e sociale, l’infant research e le neuroscienze sino all’etologia, all’antropologia e alle scienze umane e sociali. Molti neuroscienziati sono psicoanalisti e molti studiosi di infant research provengono da una profonda e articolata formazione psicoanalitica.