Fu al IV Congresso
Nazionale della Società Italiana di Psicologia, tenutosi a Firenze
nell’ottobre del 1923, che Edoardo Weiss
entrò ufficialmente in contatto con gli psicologi italiani ed in
particolare con quello sparuto gruppo, appena una manciata di nomi, che
sul versante della psicologia italiana aveva dimostrato in un qualche
modo di prendere nella dovuta considerazione le scoperte freudiane.
Lo
psicoanalista triestino a Firenze non solo fu invitato a tenere una
relazione, ma avrebbe avuto anche l’occasione di stabilire durante il
Congresso “un’intesa di massima con S. De Sanctis e F. Banissoni e
soprattutto con V. Benussi e C. Musatti, ponendo così le premesse di un
più serio movimento psicoanalitico nel nostro paese” (Marhaba, 1981).