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“Tre strade maestre” 28 maggio 2023

8/06/23
Tre strade maestre

Parole chiave: Psicoanalisi, Salute Mentale,  Ascolto, Desiderio

“Tre strade maestre” Report della giornata

A cura di Dana Scotto di Fasano

Il 28 maggio 2023, organizzata dal portale Psicoanalisi e Sociale, si è svolto un incontro volto a riflettere sulla salute mentale. Si è trattato di un evento esclusivamente virtuale, che ha visto in dialogo almeno un centinaio di partecipanti tra loro e con i tre relatori.

Interamente su zoom, si sono incontrati e si sono davvero parlati il nostro collega Massimo Ammaniti, lo scrittore Daniele Mencarelli e Sarantis Thanopulos.

Un incontro notevole per la partecipazione, trattandosi di un evento domenicale e senza ecm.

Tito Baldini, presidente di Psicoanalisi e Sociale, che l’ha ‘costruito’ e fortemente voluto, ha aperto e poi coordinato l’incontro, condividendone la conduzione con Donatella Lisciotto e Dana Scotto di Fasano.

L’impianto che rende questo incontro particolare e speciale è che esso è stato pensato, organizzato e basato sulla preparazione dell’evento.

Vi hanno infatti contribuito due gruppi coordinati da Donatella Lisciotto per i giovani di Vicolo Cicala di Messina e Dana Scotto di Fasano per le giovani di Sallo.

Entrambi i gruppi hanno elaborato alcune domande per la videointervista al nostro Presidente Sarantis Thanopulos, impossibilitato in quella data a partecipare ‘in diretta’, e poi hanno letto (e riflettuto su di essi) i libri degli altri relatori: due giovani psicologhe (Maria Daria Battistelli e Maria Laura Risso) e una studentessa di Psicologia (Giulia Cirenei) di Sallo su Passoscuro di Massimo Ammaniti, mentre il gruppo di Vicolo Cicala (gli psicologi e tirocinanti Claudia Cardia, Maria Rosa Irrera, Rosalia Meo, Alessandro Scarcella, Chiara Scopelliti) su Tutto chiede salvezza e Fame d’aria di Daniele Mencarelli.

Le riflessioni che ne sono conseguite hanno costituito il ‘tessuto’ del dialogo condotto nel corso della mattinata con i tre relatori.

Un tessuto a mio parere assimilabile alla ‘stoffa dei sogni’, perché davvero assieme abbiamo ‘sognato’, da tutta Italia, con partecipanti di diverse professioni e età, un mondo e una società dove – senza negarle, ma accogliendole – ci sia posto per le differenze.

Thanopulos – aprendo i lavori intervistato da Giulia Cirenei per Sallo e da Rosalia Meo per Vicolo Cicala – calca la mano sulla e ribadisce la importanza dell’ascolto e della capacità (soprattutto del desiderio) di mettersi dal punto di vista dell’Altro per non farne totalmente ‘altro da sé’, qualcuno (spesso ridotto a cosa) da rinchiudere, da dimenticare, da cui psichicamente prendere le più assolute distanze.

Nel prosieguo, caldi, emozionati, appassionati i più giovani, spesso amareggiati da esperienze frustranti e dolorose i meno giovani, ma assieme concentrati, tutti, su come far nascere e vivere “piccole rivoluzioni”, come le ha definite Massimo Ammaniti, nel rievocare gli anni del suo lavoro al Padiglione VIII dell’ospedale Santa Maria della Pietá a Roma.

Padiglione dove, nonostante non si trattasse di adulti, venivano rinchiusi come ‘matti’ i bambini rifiutati dalla famiglia perché diversi; qui vivevano senza un nome, senza biancheria intima e vestiti, coperti da un camicione a righe aperto dietro che non costringesse il personale a spogliarli, pulirli e rivestirli; come piccole bestie, crescevano nel frastuono, nella puzza, nel totale anonimato.

E Ammaniti vi ha portato la rivoluzione: abiti, l’appello con nome e cognome, una incredibile gita al mare (a Passoscuro, vicino Roma), una altrettanto incredibile vacanza in montagna, l’ingresso in una scuola ‘confezionata su misura’, letteralmente!

Poi, Mencarelli: dall’aeroporto, non nel suo studio a causa di un problema con il volo che avrebbe dovuto prendere per Palermo senza che questo – nei programmi… – dovesse intralciare il suo essere con noi quel giorno.

E invece…

Ma Daniele, guardando gli annunci dei gates per non perdere il suo volo, un po’ camminando un po’ seduto, è con noi. Attento, partecipe, in grande feeling con Ammaniti e con i giovani che lo seguono con grande calore e partecipazione.

Mencarelli è stato paziente psichiatrico, ne parla nel suo libro (da cui è stata tratta la omonima fortunata serie netflix), sa cos’è sofferenza psichica, e cos’è contatto con il tuo compagno di stanza, con l’infermiere, con il medico….

Lungo tutto l’incontro c’è stata a tutto tondo psicoanalisi. Da parte degli ospiti, da parte dei bellissimi ragazzi di Sallo e di Vicolo Cicala, da parte dei moltissimi che dal pubblico hanno aperto orizzonti (ad esempio sulle comunità, sulla scuola) e hanno posto questioni, raccontato storie analoghe.

Insomma, quando il passo è oscuro, tutto chiede salvezza: l’importate è non dimenticarlo. Incontri come questo servono a questo.

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