La giornata di studio”Psicoanalisi e Musica, in ricordo di Antonio Di Benedetto”che si è tenuta il 12 maggio a Pisa presso il Centro Espositivo San Michele Degli Scalzi, si è svolta in un clima emotivo, che si potrebbe definire speciale.
L’accuratezza e la complessità del pensiero portato dai relatori si è continuamente intrecciata con la testimonianza di quella relazione, tra Antonio Di Benedetto e i tre colleghi/amici, dove lo scambio, che si rende possibile nella differenza,dialogante con l’affinità della passione, produce ricchezza di pensiero e continuamente lo feconda.
La profondità dell’ascolto,a cui il pensiero di Antonio Di Benedetto é stato capace di immergersi, si è andata in qualche misura riproducendo nell’uditorio, attraverso un’esperienza attuale, che é riuscita ad armonizzare emozioni e pensiero speculativo così come la musica tessuta dalle sezioni dell’orchestra.Ciò che si è andato sviluppando nel corso di questa giornata di studio e ricordo è un’atmosfera viva di una memoria, che nasce da un sentimento di mancanza innegabile, ma che anima il presente e fa sentire così la propria capacità di alimentare il pensiero che guarda avanti , a tutti i possibili sviluppi futuri.
Fiorangela Oneroso ha ricordato l’intervento inedito che Antonio Di Benedetto aveva presentato nell’ottobre 2010 ad un convegno sul TEMPO organizzato presso l’Università di Salerno sul tema del “Tempo e musica” commentandolo e contestualizzandolo nel quadro complessivo delle ricerche dell’autore.
E’ stata poi la volta di Fausto Petrella, che , all’interno del suo intervento, ha dato lettura di uno scambio di email tra lui e Antonio Di Benedetto, scambio che aveva preso l’avvio da un discorso iniziato proprio a Pisa nella precedente edizione di “Psicoanalisi e Musica”.
La lettura di questa corrispondenza ha offerto a tutti i presenti la possibilità di calarsi dentro quello stile personale, quella cifra profonda, che così bene si evidenzia nel modo che ognuno ha di prendersi cura dell’oggetto di una passione.
Nello stesso tempo questo scambio di email ci ha dato l’opportunità di assistere allo svolgersi della relazione tra due menti, che collaborano allo sviluppo di un pensiero ospitando “democraticamente” ognuna il pensiero dell’altra, poiché, ciascuna, ben salda nella propria identità.
Nel corso della mattinata hanno fatto da contrappunto alle due relazioni brani tratti da lavori di Antonio Di Benedetto, che lui stesso ha presentato a Pisa nelle precedenti incontri, la cui lettura è stata affidata a Paolo Giommarelli, attore di teatro.
La giornata è proseguita nel pomeriggio con l’intervento di Pietro Bria, che ci ha portato dentro la sua relazione con Antonio Di Benedetto nella condivisione di un amore speciale per l’espressione musicale. Si è trattato di un racconto, il cui titolo “A teatro con Tonino “ben sintetizza I lavori si sono conclusi con un breve intervento di Gabriela Gabbriellini ,che, richiamando alla memoria uno scambio con Antonio Di Benedetto sul tema dell’ispirazione e della trasformazione creativa , ha dato voce agli interrogativi rimasti sospesi in quell’incontro e ha aperto uno spazio a pensieri nuovi .
Il clima emotivo, che si era andato man mano intrecciando nel corso del Convegno, ha trovato un esito catartico nel piccolo, ma prezioso concerto, offerto da Loredana Scalcione( pianoforte) e Francesca Tancredi (voce), che hanno interpretato brani tratti da opere care a Di Benedetto. Le emozioni che attraversavano il gruppo dei partecipanti, sono così state ricondotte a quello stato insaturo che le ha rese disponibili ad accompagnare, favorire e risignificare il processo elaborativo individuale di tutto quel materiale concettuale, di cui la giornata è stata prodiga.
Arianna Luperini
Settembre 2012