L’Autore dopo aver passato in rassegna alcune analogie e differenze tra i differenti modelli in psicoanalisi (ricostruzione storica /sviluppo del contenitore e della funzione metabolico- trasformatrice della mente; ampiezza da attribuire all’onirico; gradienti di realtà delle narrazioni; tollerabilità del dipolo verità/bugia ;modalità di intendere i personaggi in seduta) utilizza del materiale clinico per mostrare come intende la seduta come una realtà virtuale nella quale l’operazione centrale è la ‘’trasformazione in sogno ’’ ( de-costruzione, de-concretizzazione, ri-sognazione) e soprattutto lo sviluppo di questa attitudine nel paziente e nell’analista come antidoto alle operazioni di trasformazione in allucinosi che testimoniano lo scacco delle funzioni generatrici di senso.
Vengono rintracciate le radici teoriche di questo modello nel concetto di campo e nei suoi sviluppi di campo olografico onirico in perenne espansione;negli sviluppi del pensiero di Bion,(il pensiero onirico dello stato di veglia, i derivati narrativi di questo e il paziente come segnalatore dei movimenti del campo) negli apporti della narratologia ( le trasformazioni narrative e le trasformazioni di personaggi/sceneggiature).
Viene inoltre sottolineato il passaggio da una psicoanalisi che guarda prevalentemente ai contenuti a una psicoanalisi che guarda in modo significativo allo sviluppo degli strumenti per sognare,sentire,pensare.
Una lunga storia clinica a e una seduta riportata per intero cercano di dar vita a quanto avviene nella stanza di analisi in un gioco di co-costruzione insatura di una realtà emotiva in perenne trasformazione. L’Autore cerca anche di descrivere le implicazioni tecniche di questo modello rispetto le modalità interpretative ,rispetto il controtransfert , le reverie e soprattutto le modalità di ascolto delle comunicazioni del paziente. Da ultimo vengono esplorati i concetti di grasping (a ciò che è noto) e di casting (rispetto ciò che è ancora indefinito ed in cerca di figurazione e trasformazione )come una delle ulteriori oscillazioni della mente di analista e paziente che si aggiunge a quelle classicamente conosciute.