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CAP – VIBRAZIONI di EMOZIONI: percorsi di INCLUSIONE. Report a cura di C. Carnevali e R. Ravaioli

20/06/24
CAP - VIBRAZIONI di EMOZIONI: percorsi di INCLUSIONE. Report a cura di C. Carnevali e R. Ravaioli

Percorso CAP-SPI-SIPsA-COIRAG in collaborazione con Associazione Arcobaleno ODV e ISUR (progetto Interazioni)

VIBRAZIONI di EMOZIONI: percorsi di INCLUSIONE

emozioni vissute e raccontate attraverso musica, parole, di-segni

Quello che viviamo, le nostre esperienze passate e presenti, fanno vibrare le corde del nostro mondo interno. Quali e quante emozioni più o meno complesse, ognuno si ritrova a provare intimamente dentro di sé?

E intorno a noi, in questo nostro tempo reso ancor più complicato dalle conseguenze della pandemia e della guerra, dalle devastazioni dei cambiamenti climatici, cosa sentiamo risuonare tra le pieghe di questa nostra società? Quali paure, quali disagi, quali difese, quali bisogni, quali e quante speranze vitali vibrano nei nostri giovani?

Occuparci di questi aspetti, prestare attenzione e ascolto a quello che accade dentro di noi ma anche intorno a noi ci sembra molto importante, perché, come oramai una larga parte della psicoanalisi afferma, non c’è distinzione tra sociale e psichico. Creare occasioni per confrontarsi e condividere serve a tutti, specie ai ragazzi. Ci fa riconoscere umani. Avere uno spazio per apprendere a riflettere insieme, creando un linguaggio comunicativo, comprendendo meglio quello che si prova, favorisce la capacità di pensiero e lo sviluppo mentale ed emotivo del singolo, dei gruppi e della società.  È importante per creare il senso del Noi e della Comunità. Produce inclusione. Apre a nuove e più evolute possibilità di convivenza alla cui base possano esserci riconoscimento, rispetto e dignità per ogni essere umano nella sua molteplicità, qualunque siano la provenienza, il colore della pelle, il sesso, la religione, la cultura, l’aspetto fisico, l’appartenenza sociale, l’identità sessuale.

Il focus del percorso di Adolescenti e Migranti che proponiamo quest’anno, dunque, si basa sui temi dell’inclusione, della diversità, dell’accettazione e rispetto dell’altro e di aspetti di sé sconosciuti e fluidi. Il dilagare nella nostra società di episodi di razzismo e discriminazione e il diffondersi e moltiplicarsi di episodi di violenza e sopraffazione nei confronti delle donne e dei soggetti più fragili perché diversi, ci ha sollecitate ad una necessità “urgente” di parlarne ed elaborare con i giovani questi temi. 

Musica e attività grafiche diventano in questo progetto il mezzo attraverso cui accedere alle emozioni. Questo ci può aiutare a pensare e riflettere sulle difficoltà, difese e blocchi emotivi che possono portare a derive pericolose.

La musica è comunicazione che supera la diversità delle lingue, dei ceti sociali, del sesso di appartenenza, e crea condivisione; avvicina e fa risuonare emozioni in chi l’ascolta. Allo stesso modo il disegno, la pittura esprimono e producono vibrazioni emotive in chi li crea e in chi li guarda.

Obiettivi principali del percorso:
1. Contrastare fenomeni di razzismo e discriminazione della diversità e favorire l’inclusione sociale attraverso la relazione e la conoscenza di sé e dell’altro/a.
2. Stimolare processi di alfabetizzazione emotiva, ovvero di comprensione delle emozioni, le proprie e quelle degli altri, attraverso la musica, il disegno, la pittura e la parola, scritta e parlata.

Cosa-proponiamo
3 incontri in ogni classe così strutturati:
Un primo incontro di due ore condotto da uno/a  psicoanalista/ psicoterapeuta  con un operatore sociale, e persone migranti che abitano i progetti di accoglienza CAS e SAI del territorio, in cui verranno presentati tutti i partecipanti, e si parlerà del tema migrazione/inclusione e di quali emozioni questo tema susciti in ognuno.  Da questo incontro potranno emergere quelle parole e/o quelle frasi che sono rimaste più impresse sia agli studenti che ai richiedenti asilo, e che apriranno ai temi del progetto, alle emozioni e pensieri nuovi.
Altri 2 incontri – laboratori in cui si lavorerà sia con un esperto di arti grafiche che con un musicista. La classe verrà divisa in due gruppi, a seconda delle preferenze soggettive.  Si partirà sempre da musiche scelte e a tema come stimolo (vibrazione emotiva), per poi far esprimere liberamente le emozioni dei partecipanti attraverso il canale del suono-segno-disegno e/o della parola.

I laboratori si concluderanno con la creazione di un libro stampato tipo albo illustrato e/o un video, contenente le produzioni delle classi e dei migranti nel corso del progetto.
Come restituzione finale, alla fine dell’anno, ci sarà una mattinata in cui si vedranno i video, si ascolteranno i testi e le musiche e ci sarà spazio affinché i ragazzi che  lo vorranno, possano esprimere i loro commenti, le loro riflessioni.

In collaborazione con ISUR, durante gli eventi organizzati in occasione del Festival di Interazioni, potrà essere organizzato un momento di restituzione del progetto rivolto alla cittadinanza

Saranno coinvolte alcune cooperative che si occupano di richiedenti asilo sul territorio provinciale.

Artisti

Ai due artisti AlfreD e Burla22, affiancati da una psicoterapeuta, sarà affidato il lavoro di sostegno creativo all’espressione soggettiva e del gruppo, rispetto all’esperienza dell’incontro e alla possibilità di andare oltre la superficie, per dare voce a parti profonde connesse alle emozioni della migrazione e della diversità, per la crescita e il cambiamento

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Emanuele Battarra, in arte Burla, 43 anni, diciotto di lavoro in ambito educativo, con una grande passione e un prezioso talento nel writing e nella street art.

Dice Burla: “È interessante osservare come l’arte può diventare uno strumento attraverso il quale far passare contenuti più profondi al di là della grafica e del disegno, creando un canale privilegiato per trattare tematiche anche complesse con i ragazzi”.


AlfreD, musicista, cantautore e poeta, ha tenuto laboratori di scrittura creativa a Casa Pomposa e ha esperienza, passione e capacità nel lavoro con adolescenti e gruppi.

Dice AlfreD. “Sono Alfredo, ho 33 anni. Il mio approccio alla scrittura è nato verso i 14 , da lì in poi ho cercato di affinare un linguaggio ibrido tra rap e poesia parlando principalmente di emozioni. Da un punto di vista educativo credo che la scrittura sia la conseguenza del pensiero e come tale, più si stimola il pensiero, più si presenta la scrittura e la sua genesi terapeutica.”

Riteniamo inoltre che le personalità e competenze dei due artisti possano dar vita ad una condivisione e inclusione di arti e personalità molto feconde per attivare processi di trasformazione delle esperienze traumatiche.

Attualmente è in via di pubblicazione il libro “Racconti in cammino. Adolescenti Studenti e Migranti: percorsi di narrazione e soggettività” a cura di Cinzia Carnevali, Laura Ravaioli e Sonia Saponi (Edizioni Pendragon, in stampa) che,  oltre a raccogliere articoli di vari autori sui temi dell’adolescenza e delle conseguenze psichiche del fenomeno migratorio, ospita i racconti degli studenti e dei migranti del progetto 2021-2022.

Anche per il lavoro che verrà realizzato nel progetto 2023-2024 sarà cura delle psicoterapeute che se ne occupano di lasciare una testimonianza.

Al fine di far conoscere, integrare, incontrare l’altro e la propria o diversa cultura, si proporrà una visita guidata al Museo degli Sguardi  e al Museo della città di Rimini. L’esperienza sarà proposta come attività libera, nel senso che ogni studente e migrante ed eventualmente insegnante, potrà organizzarsi e aderire o meno secondo il proprio desiderio, senza il coinvolgimento degli Istituti Scolastici, quindi in un pomeriggio da definire.

“Il Museo analizza lo sguardo occidentale verso le culture “altre”. L’obiettivo è quello di avvicinare il proprio pubblico alla dimensione riflessiva della relazione con l’arte degli altri, rivelandola nei diversi aspetti che essa ha assunto a seconda dello sguardo. È un invito al sogno, alla riflessione e al viaggio che mira a soddisfare quel bisogno di stupire, di capire e di ammirare” (dal sito del Museo).

In tutto il percorso del progetto sarà interessante osservare ed ascoltare che tipo di emozioni si attiveranno nel gruppo.

Spesso l’immersione totale nella cultura occidentale al soggetto migrante non solo può far perdere il contatto con la propria cultura di origine, ma può creare un disorientamento e a volte un crollo identitario e trasformarsi in sintomi psicofisici anche gravi come depressione, panico, rabbia, somatizzazioni.

Allo stesso modo per l’adolescente (e non solo), l’adesione totale al desiderio dell’altro, o a stereotipi culturali e sociali, all’immagine ideale o alla performance perfetta e ideale, cosa non rara oggigiorno, soffoca aspetti autentici del sé e anche questo può essere causa di stati di malessere più o meno grave.

Ritrovare e creare segni, manufatti e linguaggi alternativi diventa esperienza di riconoscimento e contatto con parti di sé alle quali tornare e riconsegnare un valore.

Questo progetto apre risposte all’interrogativo: “Come convivere in un confronto civile fra persone, etnie, religioni”, convivere con parti di sé fragili e spaventate, e contrastanti, con angosce abbandoniche che possono generare molta paura di crescere, con “spiritualità, etiche, culture diverse, senza avere chiara la consapevolezza della propria identità e di come questa si sia venuta formando proprio attraverso successive, ininterrotte mescolanze con alterità che da lontane si fanno vicine, da estranee divengono familiari?”  (E. Bianchi, Per un nuovo umanesimo).

Le attività sono inserite nei Progetti approvati e finanziati nell’ambito dei Piani di Zona per la salute e il benessere sociale del Comune di Rimini e del Distretto di Riccione. Responsabile del progeto

Organizzazione

Dott.ssa Cinzia Carnevali- Psicoanalista SPI, IPA, SIPsA-COIRAG

Dott.ssa Laura Ravaioli- Psicoanalista SPI, IPA, IPA Committee per le Nazioni Unite.

Dott.ssa Sonia Saponi Psicoterapeuta SIPsA-COIRAG

Dott.ssa Rita Arianna Belpassi- Psicoterapeuta SIPsA-COIRAG

Dott.ssa Nicoletta Russo- Psicoterapeuta approccio etno-sistemico-narrativo

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