Analytic Field and Analytic Forest: paths and impasses in the psychoanalytic process
EPI European Psychoanalytic Institute 1st Annual Psychoanalytic School
Iseo 8th – 14th November 2015
Report a cura di Paolo Fonda
Nella splendida cornice del lago d’Iseo, in un caldo sole autunnale che ha fatto grande invidia agli Europei provenienti dall’Est, si è tenuta la 1a Scuola Annuale di Integrazione del nuovo Istituto Psicoanalitico Europeo (EPI). L’Istituto è stato costituito in collaborazione dall’IPA e dalla FEP dopo che, alla fine del 2014, l’Istituto Psicoanalitico per l’Europa dell’Est (PIEE) aveva concluso la sua attività.
Il PIEE aveva operato per 12 anni ed aveva organizzato, tra l’altro, alcune decine di scuole analoghe. Lo scopo del PIEE era quello di organizzare un training IPA nei paesi dell’Est, che ne erano privi, gettando così le basi per lo sviluppo prima di Study Groups e poi di Società Psicoanalitiche dotate di istituti di training autonomi.
Alle Società che già esistevano (Ungheria, Polonia, Serbia, Repubblica Ceca, Romania) si sono così potuti aggiungere, grazie anche al PIEE, altri gruppi: la Società di Mosca ora già Component Society, la Società Croata, ora Provisional Society, alla quale hanno dato un consistente aiuto anche la SPI e il Centro Veneto, e gli Study Groups di Lituania, Estonia-Lettonia, Bulgaria e Mosca 2. L’Ucraina e San Pietroburgo diventeranno Study Group entro quest’anno.
Il Board dell’EPI è composto da: Igor Kadyrov (Mosca) Direttore, Christoph Walker (Ammerbuch) Direttore del Training, Endel Talvik (Tallinn) Direttore dei Seminari, Eva Schmid-Gloor (Zurigo) Liaison con la FEP e Paolo Fonda Liaison con l’IPA.
La finalità del EPI è sia quella di completare nei prossimi 5 anni l’opera iniziata dal PIEE in Bielorussia, Russia del Sud (Rostov e Stavropol), Armenia, Georgia e Moldavia, sia quella di curare l’integrazione dei nuovi Gruppi con le Società più “anziane” dell’Occidente.
Per tale motivo la tradizionale Scuola verrà organizzata ogni anno in un diverso Stato dell’Europa occidentale, per permettere ai partecipanti dell’Europa orientale di conoscerne le Società Psicoanalitiche.
La prima Scuola è stata organizzata quest’anno in Italia dall’8 al 14 novembre 2015 in collaborazione con la SPI e con la partecipazione dell’AIPsi.
E’ stato scelto Iseo poiché si poteva contare su un Comitato organizzativo locale di provata efficienza, che aveva già organizzato in modo sontuoso una scuola PIEE nel 2008. Il Comitato era presieduto da Graziano De Giorgio e composto da Vera Bolberti, Barbara Mangione, Luca e Prisca Ravazzin.
Il tema della Scuola, le cui lingue ufficali erano l’inglese e il russo, è stato “Analytic Field and Analytic Forest: Paths and Impasses in the Psychoanalytic Process”.
Le relazioni plenarie sono state tenute da Stefano Bolognini: “In between sameness and otherness. The analyst’s words in interpsychic dialogue”, Antonino Ferro: “Psychoanalytic field and transformations”, Serge Frisch: “Psychoanalysis, an open system of knowledge. Between outreach and inreach”, Maria Adelaide Lupinacci: “Suffering psychic pain: the analyst and his patient” e Jorge Canestri: “The work of transformation in the psychoanalytic process: interpretation and construction”.
Le relazioni sono state discusse da Marina Arutunyan (Mosca), Ekaterina Kalmykova (Mosca), Daniel Barth (Basel), Alexander Uskov (Mosca) e Eike Hinze (Berlino).
I partecipanti durante la settimana hanno lavorato in 10 gruppi nei quali si sono discusse sia le relazioni plenarie sia i casi clinici da loro portati. I gruppo erano condotti da una trentina di analisti di vari paesi e differenti indirizzi. Tra gli italiani c’erano Adelaide Lupinacci, Geni Valle, Graziano de Giorgio, Fulvio Mazzacane e Paolo Fonda.La Scuola ha riunito per 6 giorni 130 partecipanti di cui 70 candidati EPI oltre ad analisti e candidati di Società e Study Groups dell’Est. Purtroppo non c’è stata una partecipazione sufficientemente numerosa di analisti e candidati italiani e in generale dell’Ovest, in tutto meno di una decina. Una loro maggior presenza avrebbe dato un più pieno significato all’auspicata “integrazione”.
Graziano de Giorgio e Giuseppe Civitarese hanno presentato due interessanti workshop, e una serata è stata dedicata alla discussione del film di Roberto Benigni “La vita è bella”.
Sono stati poi molto graditi il concerto di una giovane ma già affermata cantante lirica di eccezionale bravura e il tour di Brescia.
I partecipanti hanno molto apprezzato la calda accoglienza italiana, così come l’atmosfera di reciproco arricchimento e il rafforzarsi dei legami tra i candidati e gli analisti dell’EPI, il gruppo dei docenti e i candidati e analisti di altre Società europee.
Il prossimo appuntamento sarà nei dintorni di Vienna alla fine di settembre 2016, grazie all’invito della Società Viennese. Il tema sarà: “Initiating Psychoanalysis” e sarà aperta ai candidati ed analisti di tutte le Società e Study Groups europei.
Il programma in dettaglio è visibile sul sito dell’EPI: http://psy-epi.eu