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Cicli di Conferenze del CMP.3) la famiglia in ambito giudiziario,suggerimenti psicoanalitici di valutazione e intervento
13/02/13
3) LA FAMIGLIA IN AMBITO GIUDIZIARIO: SUGGERIMENTI PSICOANALITICI DI VALUTAZIONE E INTERVENTO
MERCOLEDì 13 FEBBRAIO 2013
La genitorialità (prima serata):definizione psicologica e psicoanalitica – Importanza del concetto e sua definizione in ambito giuridico nei vari procedimenti: idoneità all’adozione e all’affido, interventi limitativi e ablativi della potestà – Modalità di valutazione e strumenti tecnici in ambito di CTU e CTP. (G. Benincasa, N. Lojacono, L. F. Resele, M. Zevola)
MERCOLEDì 13 MARZO 2013
La genitorialità (seconda serata): patologie che condizionano la capacità genitoriale e influiscono sull’evoluzione del minore – I concetti di “fragilità” del genitore e di rischio evolutivo per il minore – Possibilità di intervento e di sostegno – Provvedimento giurisdizionali conseguenti – Analisi di alcuni casi. (L.F. Resele, G. Servetti)
MERCOLEDì 10 APRILE 2013
La capacità di intendere e volere nei procedimenti penali minorili:definizione della capacità di intendere e volere ed evoluzione del suo significato nella Giurisprudenza – Il concetto di imputabilità tra i due poli di immaturità e disturbo mentale – Le principali teorie applicate attualmente. (M. Chessa, L.F. Resele, A. Zappia)
MERCOLEDì 8 MAGGIO 2013
L’ascolto del minore in ambito giudiziario:implicazioni metodologiche e giuridiche in ambito penale e civile- Il valore della testimonianza nei procedimenti riguardanti minori traumatizzati – L’incidente probatorio – L’audizione nei procedimenti di adottabilità – Esemplificazioni tratte da alcuni casi giudiziari.(G. Benincasa, L. Della Rosa, P. Ortolan)
MERCOLEDì 29 MAGGIO 2013
L’affidamento del minore (prima serata): e diverse fattispecie di affidamento e collocamento del minore (parentale, a terzi, a istituzioni) e loro problematiche, giuridiche e attuative – Il ruolo dei Servizi Sociali nell’esecuzione e nella gestione del caso – La delega ai Servizi.(G. Benincasa, L. Della Rosa, M. Zevola)
MERCOLEDì 26 GIUGNO 2013
L’affidamento del minore (seconda serata): l’affidamento del minore nell’ambito dei procedimenti di cessazione della convivenza,separazione e/o divorzio dei genitori – L’affido condiviso, oggi e nelle prospettive di riforma – La valutazione, le scelte e il progetto su genitori e minori coinvolti in separazioni conflittuali – Esemplificazioni da alcuni provvedimenti giudiziari. (G. Benincasa, L. Cosmai , N. Lojacono)
DATE DEGLI INCONTRI H 21.00 – 23.30
(G.Benincasa, M.Chessa, L.Cosmai, L.Della Rosa, N.Loiacono, P.Ortolan,L.Resele, G.Servetti, A.Zappia, M.Zevola)
Le sei conferenze presentate in questo ciclo trattano argomenti apparentemente diversi, che afferiscono, però, tutti a temi specifici del lavoro peritale in ambito giuridico–familiare. Si rivolgono a coloro (psicologi, psichiatri e assistenti sociali) che già praticano la loro attività in tali contesti. Lo scopo delle serate è di fornire una conoscenza aggiornata degli strumenti di valutazione e di intervento e una selezione di casi esemplificativi a supporto delle teorie e dei concetti presentati. Perché la Psicoanalisi può risultare utile in questo scenario? Perché rappresenta un modello di comprensione che pone attenzione a come si costruisce il mondo interno del bambino e a come le vicende evolutive possono interferire, deviando o bloccando lo sviluppo delle potenzialità innate.
Perché, grazie alla tecnica di osservazione e di ascolto, riesce a cogliere la modalità di interazione tra adulto e minore e la sintonizzazione affettiva che si crea. L’ascolto empatico nei colloqui diventa così ulteriore strumento di indagine. Le metodiche del colloquio psicoanalitico consentono non solo di mettersi in relazione con il bambino e la sua storia, ma di ascoltare se stessi e le proprie emozioni suscitate dall’osservazione di tale storia e dalle modalità relazionali in essere tra bambino, genitori e adulti che lo circondano. Si attiva così un processo di “verifica interna” di tali osservazioni (fondamentali in ogni CTU) tra l’asse diacronico (la storia dei soggetti protagonisti), l’asse sincronico (la modalità di relazionarsi di tali aspetti riferiti fuori dall’osservazione) e il rapporto tra il bambino e l’osservatore nel “qui e ora” (Transfert e Controtransfert).
L’ascolto dei bambini in ambito giudiziario richiede, inoltre, competenza in senso clinico, tecnico e in senso transferale e controtransferale. Tra le principali competenze richieste ci sono: sapersi porre con empatia rispetto al bambino; conoscere il contesto nel quale la comunicazione avviene, identificandone i limiti e le risorse; saper accettare il silenzio e saperne dare un senso; non essere seduttivi e compiacenti; avere rispetto dell’intelligenza dei bambini; essere consapevoli del diritto a una comunicazione sufficientemente limpida e sincera; non appoggiare l’onnipotenza, né appesantire la colpa. Le conferenze dell’intero ciclo rappresentano la sintesi del lavoro di un gruppo, composto da Psicoanalisti del Centro e Giudici del Tribunale per i Minorenni di Milano e della Sezione IX Civile del Tribunale di Milano, che negli ultimi 10 anni si sono incontrati regolarmente. Obiettivo: discutere le problematiche del lavoro giuridico sulla famiglia, secondo le proprie specifiche competenze, cercando di individuare tematiche di rilievo e spazi di possibili integrazioni.