Eventi
La passione dellarchitettura venerdì 14 ottobre 2011 Caserta
14/10/11
Lo spazio OfCA (Officina Cutillo Architetti_via Cesare Battisti 76, Caserta) ospita venerdì 14 ottobre, alle 19.00, “La passione dell’ architettura“, primo dei tre eventi della manifestazione “La passione dell’Architettura_l’architettura della Passione” curata da Raffaele Cutillo e Matteo De Simone, organizzato da OfCA e dall’ International Association for Art and Psychology.
Gli architetti devono sognare città diverse, incontrare in uno spazio intermedio il desiderio di chi le abiterà. Il progetto deve esprimere una profonda empatia con il tessuto urbano e paesaggistico e con la storia dello stesso, non rincorrendo categorie classiche o trasgressive del concetto di bellezza ma semplicemente trovando quale bellezza si esprime del respiro di quel particolare luogo, ove la sua idea si concretizzerà. L’architettura come la musica veicola emozioni, la musica attraverso il ritmo e la sonorità conduce l’uomo in nuovi spazi da scoprire, il ritmo e l’armonia della costruzione architettonica si trasmette attraverso la modularità, la ripetizione e la simmetria. La musica è architettura svolta, mentre l’architettura è musica pietrificata, come Göethe diceva più di un secolo fa. L’architetto deve lasciarsi andare all’emozione profondamente appassionata che il suo sogno progettuale gli procura, eppoi essere in grado di fornire la cornice necessaria per sostenere e realizzare l’idea. Gli architetti devono sognare città diverse, incontrare in uno spazio intermedio il desiderio di chi le abiterà.
il progetto deve esprimere una profonda empatia con il tessuto urbano e paesaggistico e con la storia dello stesso, non rincorrendo categorie classiche o trasgressive del concetto di bellezza ma semplicemente trovando quale bellezza si esprime del respiro di quel particolare luogo, ove la sua idea si concretizzerà. L’architettura come la musica veicola emozioni, la musica attraverso il ritmo e la sonorità conduce l’uomo in nuovi spazi da scoprire, il ritmo e l’armonia della costruzione architettonica si trasmette attraverso la modularità, la ripetizione e la simmetria. La musica è architettura svolta, mentre l’architettura è musica pietrificata, lo diceva più di un secolo fa Göethe. L’architetto deve lasciarsi andare alla emozione profondamente appassionata che il suo sogno progettuale gli procura eppoi essere in grado di fornire la cornice necessaria per sostenere e realizzare l’idea. Gli architetti devono sognare città diverse, incontrare in uno spazio intermedio il desiderio di chi le abiterà.
il progetto deve esprimere una profonda empatia con il tessuto urbano e paesaggistico e con la storia dello stesso, non rincorrendo categorie classiche o trasgressive del concetto di bellezza ma semplicemente trovando quale bellezza si esprime del respiro di quel particolare luogo, ove la sua idea si concretizzerà. L’architettura come la musica veicola emozioni, la musica attraverso il ritmo e la sonorità conduce l’uomo in nuovi spazi da scoprire, il ritmo e l’armonia della costruzione architettonica si trasmette attraverso la modularità, la ripetizione e la simmetria. La musica è architettura svolta, mentre l’architettura è musica pietrificata, lo diceva più di un secolo fa Göethe. L’architetto deve lasciarsi andare alla emozione profondamente appassionata che il suo sogno progettuale gli procura eppoi essere in grado di fornire la cornice necessaria per sostenere e realizzare l’idea. Gli architetti devono sognare città diverse, incontrare in uno spazio intermedio il desiderio di chi le abiterà.
il progetto deve esprimere una profonda empatia con il tessuto urbano e paesaggistico e con la storia dello stesso, non rincorrendo categorie classiche o trasgressive del concetto di bellezza ma semplicemente trovando quale bellezza si esprime del respiro di quel particolare luogo, ove la sua idea si concretizzerà. L’architettura come la musica veicola emozioni, la musica attraverso il ritmo e la sonorità conduce l’uomo in nuovi spazi da scoprire, il ritmo e l’armonia della costruzione architettonica si trasmette attraverso la modularità, la ripetizione e la simmetria. La musica è architettura svolta, mentre l’architettura è musica pietrificata, lo diceva più di un secolo fa Göethe. L’architetto deve lasciarsi andare alla emozione profondamente appassionata che il suo sogno progettuale gli procura eppoi essere in grado di fornire la cornice necessaria per sostenere e realizzare l’idea.
L’appuntamento del 14 ottobre si presenta molto interessante sia per la qualità dei partecipanti che per una serie d’interviste esclusive ed eventi in anteprima nazionale.
_La serata inizia con la proiezione del documentario “Darwinismo Architettonico” di Marta Capuano, medico psichiatra e membro ordinario della SPI e dell’IPA, docente di Psicologia Psicodinamica (Univ. di Pisa), Segretario Scientifico del Centro Studi per l’Architettura e l’Urbanistica G.Guidi (nato nel 1986 con sede a Pisa) dove ha avviato il programma ARCHITETTONICA-Mente, intersezioni tra architettura, psicoanalisi e altri ambiti disciplinari. Ha curato, sul tema, pubblicazioni su riviste, libri, oltre a produzioni video e relazioni a Convegni sia specialistici che divulgativi.
_Seguirà un reading poetico di Sara Ventroni, giovane e affermata poetessa e scrittrice che ha pubblicato l’opera teatrale “Salomè” (No Reply, 2005) e “Nel Gasometro” (Le Lettere 2006, finalista premio Delfini e premio Napoli 2007). Le sue poesie sono raccolte in diverse antologie italiane e straniere. Con Uliano Paolozzi Balestrini ha realizzato, per RAI Educational, il documentario “Postkarten”, Cartoline per Edoardo Sanguineti”. Ha scritto sceneggiati e programmi per RAI Radio 2 e RAI Radio 3. Collabora con il quotidiano l’Unità. Sta scrivendo un romanzo per la casa editrice Rizzoli.
_Durante la serata ci sarà un collegamento in diretta audio/video con i redattori di Radio AmatelA, un originale format radiofonico nato nel 2010 sulle suggestioni di una famosa riflessione di Gio’ Ponti e curato da un gruppo di giovani e motivati architetti campani. La trasmissione, incentrata sui temi dell’architettura e della città, collegata alle frequenze della casertana Radio Prima Rete (Caserta 95.00-Napoli 95.100 FM e streaming www.radioprimarete.it ) ha ottenuto un notevole successo nella prima edizione e riprenderà il 26 ottobre 2011.
_ Il noto architetto Riccardo Dalisi, professore della facoltà di Architettura Federico II di Napoli, racconterà della sua esperienza creativa nel campo del design. Dalisi, con i suoi oggetti prodotti dalle maggiori industrie italiane e con le sue architetture, ha reinterpretato l’appassionante vivacità antropologica della cultura meridionale. Resta leggendaria la sua attività di progettista allorquando ha coinvolto le giovani generazioni “difficili” della Napoli popolare del centro storico e della periferia.
_ Lo scrittore Giorgio Nisini, autore dei romanzi “La demolizione del Mammut” (Perrone 2008, Premio Corrado Alvaro Opera Prima) e “La città di Adamo” (Fazi 2011, selezione finale Premio Strega 2011) sarà intervistato dalla giovane scrittrice casertana Olga Campofreda. Giorgio Nisini è nato a Viterbo nel 1974, laureato in Lettere presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, ha conseguito un dottorato di ricerca in Studi di storia letteraria e linguistica italiana con una tesi dedicata all’opera di Pier Paolo Pasolini. Dal 2006 è docente a contratto in Sociologia della letteratura presso la Facoltà di Scienze Umanistiche della Sapienza.
_Con i fondatori del Collettivo Latrones si discuterà della loro esperienza sui più inquietanti temi della città meridionale contemporanea. Il gruppo casertano, nato nel 2010 e formato da giovani grafici, fotografi, pittori, artisti, giornalisti e intellettuali di Terra di Lavoro e non, è impregnato di forte passione civica e si distingue per la carica spiazzante della propria attività comunicativa su vari e scottanti campi del sociale. In sala sarà esposta una delle loro opere grafiche di maggiore impatto, e in grande formato.
_ La serata si concluderà con l’attesa perfomance “Nudo/Nuda- II studio per Francesca Stern Woodman” di Alessandra Cristiani, una delle ballerine contemporanee più note ed affermate, Premio Excelsior come migliore attrice per il corto “La foto” con la regia Sara Masi (1997). Dal teatro di marca odiniana approda alla danza attraverso una personale esplorazione del training fisico dell’attore. Dal 1996 indaga il pensiero e la pratica dell’Ankoku Buto. Crea e dirige con il gruppo di ricerca Lios, la rassegna internazionale di danza buto “Trasform’azioni“. E’ nella compagnia “Habillé d’eau” diretta da Silvia Rampelli presentandone i lavori in Italia, Bosnia, Francia, Stati Uniti. Svolge attività d’insegnamento. CostantementeTesti critici sono stati pubblicati in “Hic sunt leones”, a cura di Graziano Graziani, Editoria e Spettacolo, Roma 2007; “Trasform’azioni- rassegna internazionale di danza buto. Fotografia di un’esperienza”, a cura di Samantha Marenzi, Editoria e Spettacolo, Roma 2010.
_ Sarà proiettato il video “La casa del Cura” (2010) di Francesco Cuellar, artista spagnolo, fotografo e video artista in Fundación Antonio Gala e vincitore di molti premi in festival di video-arte. Il video è stato girato nella città di Murcia de Puerto Lumbreras su incarico degli architetti Ana Belén López Plazas e Joachim Kraft.Año ed è stato selezionato al Festival Videoarte di Jerez de la Frontera.
_ In sala sarà allestita la doppia mostra fotografica “Lo studio di Riccardo Dalisi” di Giovanni Izzo (fine intellettuale dello sguardo, autore di pubblicazioni e pluripremiato, attualmente impegnato in una ricerca fotografica sulle condizioni fisiche e sociali del litorale domizio condivisa con registi e intellettuali) e “Santiago Calatrava_Valencia” di Mario Ferrara (architetto e docente di fotografia, vincitore di premi prestigiosi, che concentra la sua attività nel campo del paesaggio contemporaneo e della archeologia industriale, pubblicando vari volumi al riguardo). Le personali sono strettamente connesse a due dei dialoghi previsti durante la serata: quella di Izzo in tandem con il designer napoletano, mentre quella di Ferrara è legata alle riflessioni della psichiatra Marta Capuano sull’architettura organica.
Per interviste ed accrediti si prega di contattare l’ufficio stampa e comunicazione:
Paolo Russo
347.8437262
ufficiostampa@paolorusso.biz
informazioni utili
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Dott.ssa Marta Capuano
Psichiatra-Psicoterapeuta
Psicoanalista Membro Ordinario SPI
Coordinatore Scientifico Centro Studi per Architettura ed Urbanistica G.Guidi (Pisa).