Milano,giov.22-dom.25maggio 2014 – Università degli Studi, via Festa del Perdono 7
INTRODUZIONE: l’articolo pone l’accento sui temi che il nostro XVII Congresso porrà al centro della ricerca e della discussione, temi centrali per l’umanità e per l’individuo, nel costante ‘lavoro’ di divenire soggetti all’interno delle complesse relazioni con sé, con l’altro, con le istanze sociali e culturali. La psicoanalisi si propone come strumento di cura e conoscenza, in continuo rinnovamento e rapporto tra le proprie origini e le più avanzate ed attuali ricerche, sia interne alla disciplina stessa che in collegamento e collaborazione con altre discipline come le neuroscienze. (Giuliana Rocchetti)
Scienza e Psicoanalisi, 28 aprile 2014
I lavori del XVII Congresso Nazionale della SPI, “All’origine dell’esperienza psichica: divenire soggetti”, in programma all’Università degli Studi di Milano dal 22 al 25 maggio sono dedicati quest’anno al tema della formazione delle strutture psichiche, cardine teorico della disciplina creata da Sigmund Freud.
La psicoanalisi ripropone forse più ancora della filosofia le domande primitive dell’umanità, riadattate al nostro tempo e affrontate in un’ottica multidisciplinare: come diventare soggetti (con una propria coerenza morale, integrità, narrazione sufficientemente unitaria, etc.) nella modernità liquida, come relazionarsi all’altro e riconoscerne la necessità (quando l’altro è percepito come minaccia, ostacolo, veicolo di rischiosa dipendenza emotiva, etc.), in che modo esprimere la propria creatività quando tutti rivendicano ansiosamente il diritto di essere creativi, come elaborare la sofferenza in un mondo in cui viene rimossa dall’esperienza e siamo costretti a essere euforici full time?
La SPI attraverso il 17° Congresso propone per la Psicoanalisi un ritorno alle proprie origini con l’osservazione della relazione madre-bambino e mondo esterno, attraverso lo studio della psiche nei suoi mutamenti soprattutto a livello inconscio e in considerazione degli studi neuro-scientifici più all’avanguardia oggi. Si parlerà anche di aperture a nuovi setting di cura verso pazienti non solo “nevrotici” ma “diversi” come borderline, psicotici, psicosomatici etc.
Sostenendo la Psicoanalisi come lo strumento di terapia più efficace di aiuto nella sofferenza psichica, finora conosciuto, si discuterà la necessità di stabilire nuovi sistemi e condizioni per la formazione dei giovani analisti e per la ricerca scientifica.
Stefano Bolognini, neo eletto presidente dell’IPA (International Psychoanalitical Association), il primo italiano a rivestire la carica come capo di tutti i freudiani nel mondo, con la sua partecipazione darà testimonianza dei profondi cambiamenti che investono oggi la psicoanalisi e la SPI nel mondo globalizzato.
Saranno presenti Tiziana Bastianini, segretario scientifico della SPI, Antonino Ferro, presidente della SPI, il vice Presidente Cono Aldo Barnà e Anna Ferruta, Segretario dell’Istituto Nazionale del Training della SPI. Durante il Congresso, come consuetudine, al mattino si terranno le sessioni plenarie e nel pomeriggio i cosiddetti Panels o gruppi di studio e esami di casi clinici.
Giovedì 22 maggio alle ore 17, nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, verrà consegnato il
PREMIO MUSATTI a Vittorio Gallese, neuroscienziato docente di neurofisiologia alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. L’assegnazione del premio al professor Gallese, teorico dei neuroni specchio, mette in evidenza alcune evoluzioni della ricerca neuroscientifica in rapporto alla psicoanalisi. Le teorie dell’empatia e del rispecchiamento, hanno infatti molte implicazioni nel campo degli studi psicoanalitici.
Alla Sessione Plenaria di ven. 24 maggio alle ore 11.00, sul tema ” Assoluto bisogno dell’altro: evitamenti e traumi”, sarà ospite Alessandra Lemma psicoanalista inglese di origine italiana, con il suo libro Sotto la pelle pubblicato dall’editore Raffaello Cortina.
Ufficio stampa e pubbliche relazioni: Giovanna Nicolai