Cultura e Società

Una raccolta di memorie e ricordi di personaggi in cura dal padre della psicanalisi, LA REPUBBLICA, 4 giugno 2014

4/06/14

Repubblica 4 giugno 2014
Una raccolta di memorie e ricordi di personaggi in cura dal padre della psicanalisi. Mahler sul divano di Freud e altre nevrosi

INTRODUZIONE: Freud attraverso le testimonianze dei suoi pazienti. Massimo Ammaniti ci fa scoprire il libro di Lucilla Albano “Il divano di Freud”, che raccoglie gli scritti di pazienti eccezionali, su un Freud analista inedito, “aperto, rassicurante e addirittura accogliente.” (Silvia Vessella)

REPUBBLICA 4 giugno 2014

MASSIMO AMMANITI

QUANDO ci riferiamo alla psicoanalisi, intendiamo in primo luogo una teoria psicologica che valorizza il mondo inconscio, ma anche le narrazioni cliniche dei pazienti che si sono distesi sul lettino psicoanalitico alla ricerca di sé stessi, come i famosi casi clinici di Freud, dal piccolo Hans a Dora, dall’Uomo dei lupi all’Uomo dei topi. E questi casi clinici, oltre ad aver contribuito all’avanzamento della teoria psicoanalitica, costituiscono vere opere letterarie con un ritmo narrativo ed una suspense in attesa di scoprire il mistero individuale.
Sull’altro versante ci si può chiedere come i pazienti abbiano vissuto e percepito la figura dello psicoanalista e l’ambiente curativo in cui sono entrati. Questo cambio di prospettiva, potremmo dire una vera anamorfosi, viene ora proposta da Lucilla Albano nel suo libro Il divano di Freud (Il Saggiatore; la prima edizione è del 1987) che raccoglie testimonianze e scritti di pazienti che si sono rivolti al grande Maestro. E sono pazienti eccezionali, non solo del mondo psicoanalitico ma anche del mondo musicale come Bruno Walter o Gustave Mahler oppure del mondo letterario come la poetessa Hilda Doolittle. È una lettura di grande interesse perché ci fa scoprire un Freud potremmo dire inedito, molto diverso dai dettami psicoanalitici dei suoi scritti, molto più aperto ed accogliente di quanto la neutralità psicoanalitica lo potesse caratterizzare. Ed è vivo in tutti i pazienti il riconoscimento della figura autorevole e rassicurante di Freud, non solo influenzata dalla sua fama e dal suo grande prestigio scientifico ma soprattutto dalle sue qualità personali di estrema attenzione ed interesse per quello che i pazienti esprimevano, soprattutto le loro sofferenze. Non tutti i pazienti hanno provato la stessa riconoscenza e lo stesso apprezzamento, viene riportata nel libro il lungo e minuzioso diario di uno psichiatra, Joseph Wortis, sul suo trattamento psicoanalitico con Freud, durante il quale era interessato a confutare la teoria psicoanalitica e molto meno a parlare di sé stesso. Anche i suoi resoconti delle sedute erano un modo di mettere un diaframma fra sé e Freud e non lasciarsi coinvolgere.
L’immagine di Freud tratteggiata da uno dei suoi pazienti più famosi, l’Uomo dei Lupi, è molto eloquente «nel suo viso, incorniciato da una barba già grigia e accuratamente tagliata, il tratto più impressionante erano gli intelligenti occhi scuri, che mi guardavano quasi penetrandomi». Le descrizioni si fanno via via dettagliate ed evocative, Freud viene ricordato con il sigaro fra le dita nel suo ambiente prediletto del suo studio in Berggasse 19, in cui erano esposti i suoi reperti archeologici e le sue statuette, che colpirono la poetessa Doolittle a cui Freud si rivolse dicendole: siete l’unica persona che guarda le cose che ci sono dentro, prima di guardare me.
Il libro della Albano è stato costruito in modo rigoroso, raccogliendo scritti, diari non solo dei pazienti ma anche di familiari e psicoanalisti che hanno ampliato la ricostruzione delle esperienze psicoanalitiche. Ed ogni testimonianza è introdotta da uno scritto estremamente utile e documentato dell’Autrice che colloca il personaggio nel suo contesto storico e culturale rendendo in questo modo molto leggibile il libro, anche aldilà della cerchia interessata al mondo della psicoanalisi.
La figura che viene fuori dalle testimonianze dei pazienti è inedita Lo descrivono come aperto, rassicurante, addirittura accogliente
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IL LIBRO
Il divano di Freud
di Lucilla Albano (Il Saggiatore pagg. 281, euro 19,50)

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