Della modernità de “L’uomo dei lupi” di S. Freud . A Bologna, a teatro, con un testo liberamente riadattato e pubblicato con una prefazione del Presidente della Società di Psicoanalisi Stefano Bolognini
Se Freud va in scena con l’Uomo dei lupi
Repubblica – 11 novembre 2010 pagina 17 sezione: BOLOGNA
CON «Il caso clinico dell’Uomo dei lupi» che riguardava un giovane affetto da una grave depressione, Sigmund Freud riaffermò le sue teorie sull’importanza dei traumi sessuali subiti nella prima infanzia, messe in discussione dall’allievo ribelle Jung. Da quello che è uno dei più controversi casi trattati da Freud, il giovane autore bolognese Claudio Beghelli ha tratto un «dramma psicanalitico», che andrà in scena questa sera alle 21 al Teatro Dehon. Ne sono protagonisti due affermati professionisti quali Giulio Pizzirani, interprete di molti film di Pupi Avati, qui nel ruolo del padre della psicanalisi, e Nicola Bortolotti che interpreta Sergej Pankejeff, ovvero l’Uomo dei lupi, così chiamato da Freud a causa di un sogno da cui il suo paziente sviluppò un’autentica fobia per questi animali. «La sfida era realizzare un racconto autonomo rispetto al testo originale, che si rivolgesse sia a chi ha una certa consuetudine con la letteratura psicanalitica, sia a chi Freud l’ha appena sentito nominare» afferma Beghelli. «Per ottenere un ritmo teatrale ho dovuto operare molti tagli» prosegue l’autore «concentrandomi quasi unicamente sugli elementi fondamentali ed emblematici della malattia del protagonista. Inoltre ho integrato il resoconto clinico con alcune invenzioni e ipotesi romanzesche, allo scopo di renderlo più avvincente dal punto di vista drammaturgico». Il testo è pubblicato dall’editore Prospettive, con una prefazione di Stefano Bolognini, presidente della Società Psicoanalitica Italiana, e un commento di Giorgio Celli. – vega partesotti