INTRODUZIONE : una riflessione di Antonino Ferro, Presidente neo-eletto della Società Psicoanalitica Italiana (SPI-IPA), sul tema della sessualità omo-etero. Ferro affronta la questione dal punto di vista dell’accoppiamento fra menti e sottolinea le funzioni che nella coppia vengono assolte reciprocamente, punto di vista che ci porterebbe, dice Ferro, addirittura a porci “il problema su che tipo di sessualità profonda (tra le menti) abbia una coppia apparentemente eterosessuale.”
In proposito vi invitiamo a leggere il dibattito su http://27esimaora.corriere.it/
il 2 gennaio titolato: FREUD E I FIGLI DELLE COPPIE GAY :il dibattito fra il papà Arcobaleno e la psicoanalista, con intervento di Silvia Vegetti FinziNel Presepe moderno anche le coppie gay>
Fuori programma
CORRIERE DELLA SERA ,10 gennaio 2013
Nel Presepe moderno anche le coppie gay
Ciò a cui siamo destinati ad assistere è una prevaricazione del mentale sul biologico non soltanto in termini culturali ma direi anche che l’irrompere del mentale nella nostra specie sbaraglia assetti biologici, istintuali precostituiti e affermatisi. Dove tutto questo possa portare non lo sappiamo: sappiamo però che tutto ciò che è nuovo come prima reazione ci scandalizza perché turba degli assetti di pensiero stratificatisi nel buon senso e ci impone nuovi pensieri e nuove realtà emotive con cui confrontarci. Se è vero che il «funzionamento della mente» è lo specifico della nostra specie ciò implica una serie di conseguenze a cascata di cui non siamo consapevoli in modo chiaro. Prendiamo la sessualità ad esempio, l’abbiamo sempre pensata come sessualità dei corpi, e in questa ottica è facile definire ciò che è eterosessuale, omosessuale maschile, od omosessuale femminile. Non è più così pacifico se guardiamo alla sessualità come la modalità di accoppiamento tra le menti, forse un punto di vista con il quale in tempi non lunghissimi potremmo trovarci a fare i conti. In questa ottica «omosessuale maschile» starebbe per un «pieno» (contenuto) che cerca di accoppiarsi con un altro «pieno» (contenuto), di sottometterlo; «omosessuale femminile» starebbe per un rapporto di pacificate omogeneità, con le emozioni più arcaiche che rimangono scisse.Il vero rapporto eterosessuale sarebbe solamente quello in cui un contenuto (pieno) si accoppia in modo fertile con un contenitore (spazio accogliente) che ne consenta lo sviluppo, sviluppandosi a sua volta. Ma ciò significherebbe che omosessuale ed eterosessuale avrebbero pertinenza col funzionamento delle menti. Una coppia di due uomini potrebbe avere un funzionamento eterosessuale se le loro menti si accoppiassero in modo creativo, o un funzionamento omosessuale maschile o femminile. Lo stesso varrebbe per una coppia eterosessuale che potrebbe avere un funzionamento omosessuale delle menti, un cozzare continuo o un funzionamento fusionale e così di seguito. Quanto più peso diamo al mentale tanto più questo sarà il vertice più «conoscitivamente» efficace. L’esistenza della mente potrebbe implicare la normalità di rapporti apparentemente omosessuali ma in realtà eterosessuali e addirittura il poterci porre il problema su che tipo di sessualità profonda (tra le menti) abbia una coppia apparentemente eterosessuale. Nel futuro dei mondi possibili che forse ci aspettano avere un figlio potrà essere assolutamente normale, da non importa che tipo di coppia. Più il «mentale» si impone più avremo a che fare con funzioni: funzione materna, funzione paterna che potranno essere esercitate in modo non necessariamente coerente con l’appartenenza biologica. Vorrei dare certezze ed esser turbato da queste «anomalie» ma la psicoanalisi era stata caratterizzata da Freud come portatrice di peste e da non poco tempo ha corso il rischio di perdere quell’aspetto sulfureo che le dovrebbe appartenere.Solo a posteriori sapremo dove ci porterà l’evoluzione della nostra mente, verso quali nuovi mondi possibili, uno dei quali potrebbe essere anche la distruzione della specie. Che ben vengano bambini di coppie che si amano e che siano capaci di buoni accoppiamenti mentali. Non sarà il sesso biologico dell’uno o dell’altro ad aver più peso ma le attitudini mentali dell’uno e dell’altro.I figli li faccia chi ha voglia di accudirli con amore. Ciò che conta in fondo è che ogni bambino abbia il suo Presepe, la sua festa, che sia accolto e amato come un prodigio, poi sul sesso biologico di bue e asinello non ci perderei molto tempo.RIPRODUZIONE RISERVATA
Ferro Antonino