Cultura e Società

La psicoanalisi, l’acqua santa e la pallavolo

10/06/11

Sul supplemento del quotidiano La Repubblica il Venerdi , del 27 maggio, a p.190, Amedeo Falci, della Società Psicoanalitica Italiana, propone un’interessante e controcorrente lettura di Habemus papam. Si tratta di una voce fuori dal coro, che mostra come non sia la psicoanalisi il tema principale di questo film, né sul versante del protagonista maschile né su quello dell’interprete femminile. La quale perlomeno, però (e per quanto ‘fissata’ con il deficit di accudimento), è empatica – sulle orme di Stefano Bolognini? – e liberal, molto di più del suo ex marito…
Di seguito l’articolo.
Daniela Scotto di Fasano

Amedeo Falci
27 maggio 2011

HABEMUS TAEDIUM.
LA PSICOANALISI DEL NOSTRO SCONTENTO NELL’ ULTIMO FILM DI MORETTI.

Non è la psicoanalisi il tema principale di questo Habemus papam. Altre le tessiture interessanti. L’ antiteticità al Caimano del cardinale Melville (ma questo cognome …). Uno Spirito Santo che sbaglia (!!). La finzione teatrale come unica paradossale via ad una verità personale. Elementi narrativi, però, disordinati e confusi in un film con vistosissime carenze di sceneggiatura e di realizzazione. Amen.
Già ma la psicoanalisi? Una lunga resa dei conti che si trascina da decenni. Con difficoltà di tracciare i confini tra: ironia grottesca e sarcasmo (come già in Sogni d’ oro), trattazione (quasi) seria come contrappunto alla tragedia (La stanza del figlio), convenzionalità (astiosa) dei ritratti attuali.
Dopo la fondamentale battuta del cardinale Gregori – “Non confondiamo la nostra concezione di anima con il vostro concetto di inconscio…” – ci saremmo aspettati, da Nanni Moretti, qualche sussulto da psicoanalismo laico politicamente corretto, qualche impennata isteroide ma indignata, qualche sano gesto nevrotico ma anticonfessionalmente impegnato, qualche battuta memorabile (Moretti dì qualcosa di psicoanalitico e di sinistra). Macché, il nostro tace. Pensa già ai tornei di pallavolo tra i cardinali. E muore già sul nascere un bella idea epica: la Psicoanalisi e l’ Acqua Santa. Al suo posto una serie di divertenti scenette. Da commedia all’ italiana alla Moretti.
La solita egomania esorbitante e senza pudori del nostro. “Abbiamo chiamato lei, che come psicoanalista è il più bravo”. “Ah, replica l’ altro, tutti mi dicono così!” (Ma di chi starà parlando?) La consultazione psicoanalitica del papa in mezzo a cento persone. Pubblico in visibilio. Moretti facce divertì! Lo psicoanalista inetto che passa alla carriera di allenatore sportivo. O di istruttore di danza per cardinali piccini e piacioni.
Mentre tutt’ altra pasta la psicoanalista Buy, anch’ essa brava, e tanto più empatica, materna e liberal del suo ex-marito testone che non capisce niente della malattia del papa. Lei non la butta giù sullo psichiatrico duro. Si fissa sul ‘deficit d’ accudimento’. Come è andata con mamma e papà da piccoli molto piccoli. E quella che è tanto liberal e moderna e ‘intelligente’ gli dice: “lei deve aver avuto un deficit d’ accudimento”. Non ci sono santi. Insomma: la teoria è giusta, tu devi solo adeguarti. E non era quella autoritaria! Deficit d’ accudimento, e poi, più avanti, in macchina se la prende con i bambini. Insomma di fronte alle solite caricature della psicoanalisi, questa almeno era carina, fine. Ma non è chiaro se Moretti l’ abbia capita.

*Psichiatra, Psicoanalista SPI. Si è occupato negli ultimi anni delle interconnessioni tra psicoanalisi e scienze della     mente.Tra le sue ultime pubblicazioni un volume collettaneo Psicoanalisi e Neuroscienze ( Franco Angeli, 2008) ed un volu-me di prossima uscita sui Processi Dissociativi, sempre della Franco Angeli.

 

Chi ha letto questo articolo ha anche letto…

Psicoanalisi e Letteratura, l’inestricabile intreccio di D. D’Alessandro Huffpost, 12/12/2024 

Leggi tutto

Psicoanalisi fuori dalla stanza. Intervista a C. Carnevali, Resto del Carlino 5/12/2024

Leggi tutto