AMBIENT&AMBIENTI, 12 maggio 2014
LA NATURA COME TERAPIA PSICOANALITICA: CONFRONTO ISRAELE – ITALIA. L’orticoltura utilizzata come mezzo professionale in programmi di terapia e riabilitazione
INTRODUZIONE: si è tenuta a Roma, organizzata da Beatiful Israel Italia e dalla cattedra di psichiatria di Tor Vergata diretta da Alberto Siracusano, psicoanalista della SPI, una giornata di studio e scambio sulla terapia ortocolturale nelle disabilità psichiche, fisiche e cognitive. Tale disciplina, già usata empiricamente nella tradizione, ha ottenuto in Israele un riconoscimento ufficiale fin dal 1998. Al convegno sono intervenuti la scienziata Linda Salomon e lo psichiatra e psicoanalista Alberto Sonnino. (Giuliana Rocchetti)
Ambient&Ambienti, 12 maggio 2014
Gianni Avvantaggiato
È quella voglia, quel desiderio, che tutti noi abbiamo, di scappare dalla città e tornare a vivere nei campi. È la predisposizione biologica, come diceva già l’etologo Konrad Lorenz, Premio Nobel per la medicina, a ricercare il contatto con la natura. È la biofilia: una sensazione innata negli esseri umani, che all’uomo procura benessere emotivo e fisico, lo fa sentire a proprio agio. Secondo Linda Salomon, responsabile del programma di terapia orticoltura Kibbutzim College of Education in Israele, l’orticoltura – il giardinaggio utilizzato come mezzo professionale in programmi di terapia e riabilitazione -potente strumento terapeutico, che punta sull’istintiva attrazione dell’essere umano per la natura – la biofilia, appunto -, per aiutare le persone a migliorare il loro benessere, fisico e mentale. La terapia orticolturale può essere usata in psicanalisi per alleviare dolore e sofferenza in momenti di crisi, lavorare sui conflitti della persona e favorire la crescita interiore.
Nella Terra di Davide, il giardinaggio era usato empiricamente nell’approccio terapeutico ma il 1998 è una data importante per la medicina frontaliera perché viene fondata la Israeli Horticultural Therapy Association e nello stesso anno l’associazione ambientalista The Council For A Beautiful Israel – associazione senza scopo di lucro fondata nel 1968 dal Ministero degli Interni Israeliano – decide di sostenere la realizzazione di un giardino terapeutico in un ospedale raccogliendo soldi destinati allo specifico progetto. Il giardino terapeutico fu un grande successo e attirò l’attenzione dei media, tanto da portare alla fondazione della IHTA e a conferenze e momenti di scambio tra professionisti.
E proprio nei giorni scorsi, a Roma capitale, si è svolta una giornata di studio e di scambio di esperienze tra specialisti italiani ed israeliani che, in ambiti diversi, hanno sviluppato competenze specifiche nell’applicazione dell’orticoltura al trattamento e alla riabilitazione di disabilità fisiche, psichiche e cognitive. L’incontro si è svolto venerdì 9 maggio scorso, in occasione delle celebrazioni di Yom Ha-Hazmaut 5774 (il 6 maggio si celebra l’indipendenza dello Stato d’Israele).
Il convegno dal tema “La terapia orticulturale nella riabilitazione psichiatrica in Italia e in Israele: esperienze a confronto”, è stato presentato da Beautiful Israel Italia, in collaborazione con la Cattedra di Psichiatria dell’Università di Roma Tor Vergata e con il patrocinio dell’Ambasciata d’Israele in Italia.
Insieme con Linda Salomon è intervenuto Alberto Sonnino, psichiatra-psicoanalista della società psicoanalitica italiana. Erano presenti anche Merav Nir marketing manager di Beautiful Israel e Patricia Teitelbaum, presidente del Beautiful Israel in Belgio.
Salomon ha spiegato di aver utilizzato la terapia con bambini israeliani in età scolare le cui famiglie sono state evacuate dalle lo case all’epoca del ritiro da Gaza. I bambini – ha spiegato la scienziata – sono stati aiutati a trovare un nuovo equilibrio grazie al lavoro con la terra, all’opportunità di seminare, piantare e (simbolicamente) mettere ”nuove radici” nel giardino della scuola. Esperienza che hanno trasferito nelle loro abitazioni. Salomon ha anche lavorato con i figli degli immigrati clandestini, dei rifugiati e dei Palestinesi che vivono a Tel Aviv. E la terapia è stata adottata nelle scuole per aiutare i ragazzi ebrei di origine etiope (i nuovi immigrati in Israele) ad integrarsi socialmente con gli altri bambini.
Sonnino, invece, ha annunciato il progetto “Il Giardino della Mente ” curato dalla Cattedra di Psichiatria di Tor Vergata, diretta da Alberto Siracusano. Un luogo sia mentale sia fisico all’interno degli spazi dell’università che sarà inaugurato dopo l’estate 2014, dedicato ad attività finalizzate alla riabilitazione di gruppo. Il Giardino della Mente si avvarrà delle professionalità di medici psichiatrici, tecnici della riabilitazione psichiatrica, psicologi, bot e sarà inserito nel programma del corso di laurea triennale in Te della riabilitazione psichiatrica.