Cultura e Società

“Giuseppe Di Chiara La psicoanalisi come dono” di D. D’Alessandro, HuffPost 11/06/2024

12/06/24
Giuseppe Di Chiara, la psicoanalisi come dono. Di D. D’Alessandro, HuffPost 11/06/2024

Parole chiave: Psicoanalisi, Freud, Meltzer, Sogno, Inconscio

Giuseppe Di Chiara, la psicoanalisi come dono

di D. D’Alessandro, HuffPost 11/06/2024

Jaca Book manda in libreria cinquant’anni di scritti di uno dei più importanti e significativi psicoanalisti italiani

Lucidità di pensiero e pulizia espositiva emergono con nettezza in “Il dono dell’altro. Verso il narratore psicoanalitico (Scritti 1975-2024)”, il libro che Giuseppe Di Chiara, uno dei più importanti e significativi psicoanalisti italiani, ha affidato alla cura di Vera Minazzi per i tipi di Jaca Book; non per celebrare sé stesso, ché nulla egli ha mai concesso all’immagine e all’autopromozione, ma per dare testimonianza di cinquant’anni di lavoro psicoanalitico, cinquant’anni trascorsi tra letture e scritture, formazione continua e confronto quotidiano con i pazienti, in quel rapporto a due, in quel setting protetto, dove la psicoanalisi incide, lontana dalle troppe chiacchiere e dalle luci dei riflettori.

Di Chiara mostra, attraverso il suo impegno con la psiche, con l’Inconscio proprio e di chi ha avuto di fronte, come sia possibile viaggiare verso il narratore psicoanalitico, che cosa siano davvero il dono dell’altro e la finalità della psicoanalisi, che cosa rappresentino le costruzioni nell’analisi, l’identificazione proiettiva normale e patologica, l’incontro, il racconto e il commiato, per sottolineare tre momenti che durano anni e spesso non riescono a dire dell’intera esistenza, delle due esistenze in gioco, ma che su quelle esistenze lasciano un segno perenne, non cancellabile.

Il segno che resta dentro è il diario di bordo di un’esperienza unica, vissuta ora scendendo nelle profondità più buie, ora risalendo e scorgendo i primi fili di luce in fondo al tunnel. L’adesione di Di Chiara al sogno, all’importanza del sogno, è vitale, poiché costituisce il fondamento del lavoro psicoanalitico. “Non abbandoniamo i nostri sogni” è il titolo di uno dei lavori qui riprodotti. Scrive l’autore: “Ho sempre l’abitudine di trascrivere uno dopo l’altro i sogni delle analisi ed ero solito suggerire di fare questo agli studenti in formazione, da quando avevo notato che la serie di sogni contiene la traccia di una storia, di un racconto”.

Il conscio parla, l’Inconscio sogna e nei sogni c’è ciò che non si può dire, che non si riesce a dire. Se il sogno è la via regia per accedere all’Inconscio, per Di Chiara uno degli aspetti decisivi è “il superamento della suddivisione manichea che vedeva nell’Inconscio il lato oscuro e sfavorevole del mondo psichico, e collocava nella coscienza una razionalità sana e sicura. Le cose non vanno così. Il mondo psichico è vasto, profondo, e in continua evoluzione. I suoi contenuti sono estremamente diversi. Esso contiene gravi pericoli e rasserenanti presenze. Gli esploratori di questo mondo, gli analisti e i loro pazienti, devono sapere che esplorando l’Inconscio incontreranno dolorose rovine, ma anche consolanti tesori. Essi dispongono dell’assistenza dei loro narratori psicoanalitici, che li guidano nel rispetto dell’autostima di sé e dell’altro, nella cultura della cura e della vita e nel riconoscere e fare esperienza del senso del bello”.

Niente paura, dunque. Il dono dell’altro è il dono all’altro e a sé stessi. È l’abbandono del narcisismo e dell’onnipotenza, l’apertura alla creatività. È il titolo del saggio che apre il volume e la spina dorsale di tutto il volume. Qui, all’interno di una storia, sono racchiuse tutte le nostre storie. Tutte da leggere, tutte da raccontare.

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