Dr. Freud, Buon Compleanno per i Suoi 161 anni!
Caro Professore
Sappiamo che Lei non ama particolarmente le abituali riunioni sociali per le feste di compleanno, i matrimoni, etc. Tuttavia, possiamo immaginare la gioia che provarono Jakob Freud e la giovane Amalia Nathanson quando nacque il piccolo Sigmund. Jakob aveva già 2 figli dal primo matrimonio; per Amalia, era il suo primo bambino, “ Sigmundino d’oro” ( Goldene Sigi), la luce dei suoi occhi, il figlio di una madre Ebrea destinato ad un radioso futuro. Sappiamo che la convinzione di essere predestinati a grandi cose si traduce, anche se inconsciamente, nella fiducia di possedere ciò che occorre per realizzarle. Lei era convinto di diventare uno che scopre nuove cose, un grande scienziato, e che, circondato dagli eletti dal destino, avrebbe occupato un posto di rilievo tra loro.
Sono trascorsi 161 anni dalla Sua nascita, poco meno del doppio degli anni da lei vissuti -accanto alle Sue opere e a ciò che ha creato- esaminando l’animo umano in modo che potesse essere compreso secondo le leggi della scienza; ma non di una scienza già nota, dal momento che scoprendo la vera realtà interiore, quella inconscia, Lei ha dovuto inventare il metodo per studiarla, il metodo psicoanalitico.
Scopritore ed inventore e ciò che ne consegue: cura e comprensione di ogni cosa propria agli esseri umani, salute, malattia, modi di relazionarsi gli uni agli altri, arte, politica, economia, letteratura, teatro, etc. Tutto sotto la lente di un nuovo metodo, scoprendo molto di più di ciò che si mostra ad un’occhiata superficiale.
Da quando Lei ci ha lasciati, l’ampliamento è stata enorme. Le guerre non hanno fermato il Suo avanzare, in effetti, e Lei si è spinto ed è entrato in territori sempre più vasti, conquistando nuove aree di interesse e applicazione. Il risultato è un vero boom in tutto il mondo, con un’espansione ultimamente anche ad Est della civiltà da cui tutto ha avuto origine. Quest’anno, per il Suo compleanno, un gran numero di seguaci della Sua disciplina si riuniranno a Taipei, in Cina, un evento organizzato dalla International Psychoanalytical Association che Lei fondò nel 1910. Il tema mette insieme psicoanalisti dell’oriente e dell’Occidente: “Asian Oedipus”. Questo ci ricorda che molti libri da Lei letti mostrano che il Suo interesse abbracciava anche quella parte di mondo: One Thousand and One Night ( Le Mille e una Notte) ci parla della cultura Indiana e Cinese; tra gli altri ancora Chinesische Kunst ( L’Arte Cinese) di L. Bachoper mostra il Suo interesse per l’arte di quel paese. Lei conosceva anche gli studi sulla Cina di K. Breisyg, Die Geschichte der Menschheit ( La Storia dell’Umanità), e sappiamo che ha letto The Birth of China (La Nascita della Cina) di H. Glessner Creel- il più famoso sinologo Americano- e anche M.J.L. Lecoq, Marchese de Hervey de Saint- Denis, uno dei primi studiosi dei sogni con Les Reves et Les Moyens de Les Diriger; nella Sua biblioteca personale abbiamo visto il volume di F. Perzynski Von Chinas Goettern, Reisen in China (Divinità cinesi. Viaggi in Cina). La Cina era ogni giorno presente ai Suoi pensieri: quando entrava in studio, vedeva la statuina di un Saggio Cinese collocata in un angolo della scrivania.
Lei ha parlato di sinapsi anche se non erano ancora chiamate così. Ha parlato dell’unità anatomica e funzionale del sistema nervoso prima che Ramon y Cajal ricevesse il Nobel. Lei avrebbe potuto utilizzare la sua competenza neurologica per percorsi meno ardui, dal momento che il Suo lavoro sull’Afasia rappresentò un grande avanzamento per la Neurologia, che fino ad allora era stata piuttosto meccanicista con le sue spiegazioni in termini localizzazionistici. Lei mostrò la Sua eccellenza clinica con il lavoro sulla Paralisi Cerebrale Infantile- lo studio più approfondito e completo, secondo gli specialisti di 40 anni dopo- che venne incluso nella Enciclopedia Medica Nothnangel.
Tutte le scienze sono andate avanti da quando Lei ci ha lasciato: Neurofisiologia, Neurochimica, Terapia Comportamentale per il trattamento di dipendenze, fobie etc., ma nessuna altra scienza della mente come quella che Lei ha creato. Tutti noi rispettiamo il Suo tentativo- qualche mese prima della sua dipartita- di collocare le cose in prospettiva: il Suo lavoro era solo un inizio, Lei affermò. Certo, ma che inizio!!!
Lei ci ha lasciato i semi per uno straordinario raccolto scientifico, e spetterà ai suoi seguaci prendersene cura, proteggerli dai danni, e infine piantarli nel terreno fertile. Non è facile, a volte ci lamentiamo, perché dimentichiamo le difficoltà che Lei ha affrontato , le reazioni provenienti da dentro di Lei o dal contesto sociale.
Noi celebriamo il progresso di tutte le scienze e le loro applicazioni per il miglioramento della vita umana, ma nessuna scienza è stata in grado di spiegare un solo lapsus Freudiano. Questo è solo un piccolo esempio di tutto ciò che c’è nell’animo umano tra lo stimolo esterno e la risposta comportamentale.
L’animo umano! Ciò che anima la creazione artistica e scientifica, l’odio, l’amore…Noi abbiamo trovato un Baedeker soltanto nella guida che Lei ci ha lasciato in eredità. Ce ne saranno altre in futuro, sicuramente, perché tutti sappiamo e Lei stesso ci ha detto che il Suo lascito non può spiegare tutto. Tuttavia sappiamo anche che senza di esso niente si spiega dell’animo umano.
Ci perdoni, ma noi volevamo solo augurarle Buon Compleanno!!! Noi festeggiamo sempre il fatto che lei, un giorno, è venuto al mondo.
Dr. Josè Treszezamsky
Buenos Aires, Argentina
( Traduzione a cura di M.G. Vassallo)
Questa lettera fa parte delle iniziative che le varie società psicoanalitiche organizzano ogni anno per il 6 Maggio, per celebrare il compleanno di Sigmund Freud
Il testo originale è postato sul sito IPA, a questo link: http://www.ipa.world/IPA/en/news_and_events/Freud_Day_2017.aspx
Traduzione a cura di M.G. Vassallo)