Nonostante molti tra i soci della SPI manifestino la preoccupazione di essere scarsamente visibili nelle pagine dei giornali e nei mezzi audiovisivi di comunicazione di massa, si è rilevato che è piuttosto vero il contrario, come è possibile verificare in SPIWEB sia nelle Riflessioni sintetiche sulla Rassegna Stampa 2010 e gennaio-giugno 2011 sia per mezzo di questo Dossier 2011-2012.
In effetti, tale risultato è il frutto di più fattori: senza alcun dubbio l’elezione a Presidente dell’IPA di Stefano Bolognini, gli attacchi alla nostra disciplina che fanno ritualmente la loro comparsa, la ripresa da parte del cinema (italiano in particolare: Bertolucci, Cristina Comencini, Moretti) di problematiche psicoanalitiche.
Ma gran parte del ‘merito’ è altresì ascrivibile al lavoro effettuato nell’area dello SPIWEB, che ha consentito di riallacciare rapporti soddisfacenti con gli operatori dell’informazione.
A riprova di tali affermazioni, due recenti episodi: l’intervista rilasciata il 2 aprile 2012 da Jones De Luca a Radio Tre Educational e la pubblicazione della lettera di Lorena Preta il 20 aprile 2012 sulle pagine della Cultura di Repubblica come articolo con il titolo La sofferenza e la Psicoanalisi.
Sebbene l’area dedicata alla Rassegna Stampa nel Sito della SPI sia davvero poco più che neonata, è innegabile che pare aver trovato gli stivali delle sette leghe, dal momento che non solo è cresciuta ed è andata lontano in tempi davvero brevissimi, ma, per di più, è riuscita ad attirare l’attenzione dei media come meglio non si poteva.
Per dirla con Obama, allora: yes, we can!
Lo vediamo appunto nell’intervista rilasciata – nel portale di Rai Educational dedicato alla filosofia, il 2 aprile – da Jones De Luca, Redattore Capo del Comitato di Redazione SPIWEB, intervista particolarmente preziosa perché la RAI l’ha chiesta e centrata proprio su SPIWEB. Dunque è lo SPIWEB in quanto tale a essere divenuto oggetto di interesse.
Nell’intervista, la collega è riuscita a citare, in nove minuti scarsi, lo sviluppo del sito (dove lavorano trenta colleghi e cento vi collaborano); le aree (interna; per addetti ai lavori e esterna, rivolta al più vasto pubblico); lo spazio dato ai dibattiti, ai report, alle informazioni; la zona cinema (che vanta 12.000 accessi al mese!!!), la sezione ‘In sala’, dedicata ai film più recenti; gli incontri (con interviste, video e non) con pensatori (Paolo Rossi, Ferruccio De Bortoli), registi (Dario Fo, Cristina Comencini), intellettuali (Julia Kristeva,Achille Bonito Oliva), industriali (Riccardo Illy, Piero Bassetti), filosofi (Giulio Giorello, Massimo Donà), attori (Moni Ovadia, Vitaliano Trevisan), sindacalisti (Sergio Cofferati, Susanna Camusso); gli approfondimenti (ad esempio il corpo delle donne; le difficoltà delle maternità; la salute mentale); le interviste-vetrina a psicoanalisti italiani (Ambrosiano, Bolognini, Chianese, Ferro, Ferruta); la questione della possibilità di effettuare Psicoanalisi in rete, sia sul piano della terapia che su quello della formazione e della supervisione; le sezioni SPIWEB di recensione libri.
Durante il recente Congresso FEP a Parigi, sono state realizzate17 videointerviste a colleghi appartenenti ad altre società – 18 con quella al nostro Presidente -, che sono stati interrogati sul loro modo di lavorare clinicamente; su quali ritengono essere i modelli teorici attuali più convincenti; su argomenti “caldi” al centro del dibattito psicoanalitico internazionale: le attuali difficoltà e gli attacchi alla psicoanalisi, la riduzione dei pazienti e dei candidati, l’invecchiamento degli operatori nella professione, la necessità di dialogo con altre discipline e di valorizzazione e pubblicizzazione dei nostri strumenti conoscitivi – applicabili in tante aree e non solo nella analisi classica con l’adulto – e, per finire, su esperienze e riflessioni su modifiche del setting, numero di sedute, “Skype analisi”. Ne ricaveremo una interessantissima rassegna di riflessioni e testimonianze offerte dalla viva voce di psicoanalisti che hanno ricoperto incarichi istituzionali nell’IPA o nelle loro Società di appartenenza – in Francia, Turchia, Libano, Inghilterra, Australia, Olanda, Spagna, Germania, Stati Uniti, Israele, Belgio, Svizzera e altri paesi – che pubblicheremo in SPIWEB sia sotto forma di interviste complete a ciascuno di loro, sia sotto forma di tre video tematici di sintesi, che ci auguriamo di poter offrire ai nostri Soci come un ampio ventaglio di opinioni, una ricca messe di materiali su cui confrontarsi, per sviluppare una più approfondita discussione sui temi trattati.
Ci ha fatto molto piacere sentire che i colleghi spagnoli, insieme agli argentini e brasiliani, si stanno ispirando a Spiweb nell’organizzazione del loro sito, così come abbiamo accolto con un pizzico di orgoglio la richiesta di una collega francese di ricevere da noi suggerimenti e consigli per la strutturazione del loro sito.
Ma la Rassegna stampa è anche l’informazione costante e puntuale delle pubblicazioni su quotidiani e riviste (settimanali e mensili) su temi concernenti la psicoanalisi e la SPI.
Anche in quest’ambito le cose si sono sviluppate molto bene.
Bolognini Presidente IPA, come già detto, non solo ha attivato l’interesse dei media per la psicoanalisi in Italia e all’estero, ma ha anche ampliato lo spazio dedicato a questi temi: il 22 novembre 2011 Bruno Ugolini dalle pagine dell’Unità on line riprende la bella intervista effettuata da Cinzia Leone a Stefano Bolognini per Il riformista, cogliendo l’importanza dell’interazione della psicoanalisi con i mondi della politica, dell’economia e sindacale.
Di quanto la psicoanalisi sia ben sana e viva dicono anche il bell’articolo di Stefania Rossini sull’Espresso “Toh, è tornata la psicoanalisi”, o l’intervista rilasciata da Giovanni Foresti a Giacomo Papi su D di Repubblica, per restare nel 2011.
Ma non solo. Mi riferisco al convegno “Pensieri in dialogo: psicoanalisi, società, scienza, religione” organizzato da Maria Grazia Vassallo in occasione dell’inaugurazione a Pisa di un giardino dedicato a Freud, il 29 ottobre 2011 nella Sala degli Stemmi della Scuola Normale Superiore. Nel dibattito, coordinato dal Vicesindaco di Pisa Paolo Ghezzi, interlocutori di Stefano Bolognini sono stati il Direttore della Scuola Normale Superiore, Prof Fabio Beltram, e il docente di Teologia della Pontificia Università Urbaniana di Roma, Don Maurizio Gronchi.
Si è trattato di una riflessione di notevole interesse su come la psicoanalisi e il mentale possono incrociare il sociale, il pensiero scientifico e il pensiero religioso cattolico. Temi che sembrano corrispondere al bisogno delle persone, al punto che la Sala degli Stemmi, che ha una capienza di un centinaio di posti, è risultata insufficiente a contenere il pubblico che continuava ad affluire, e si è reso necessario allestire anche un’altra sala dove seguire l’incontro in diretta audio-video. Maria Grazia Vassallo ha poi realizzato tre video (di una ventina di minuti ciascuno) dei rispettivi interventi, consultabili in SPIWEB: Cultura -» Psicoanalisi e cultura -» Eventi -» Pensieri in Dialogo.
Nel 2012 le cose vanno anche meglio.
Si parte, a gennaio, dalle pagine de L’Unità, dove Alberto Luchetti dà conto del volume Racconti analitici progettato e introdotto da Mario Lavagetto, che raccoglie la maggior parte delle storie cliniche freudiane. Va sottolineato che dell’articolo e del libro si è parlato poi anche su Repubblica e nella rubrica di Rai 3 Tutta la città ne parla, dedicata alle pagine culturali della stampa.
In febbraio, è divampato, nell’area interna dello SPIWEB – con grande produttività non solo scientifica ma anche affettiva – un appassionato dibattito sull’autismo, oggi consultabile in SPIWEB.
In tale circostanza, mentre Marco Mastella ha preparato una sintesi delle Linee guida Disturbi Spettro autistico del Ministero della Sanità e un Commento, consultabili sul Sito della SPI (area Psicoanalisi infantile, di cui Mastella è responsabile), Sarantis Thanopulos, dalle pagine della sua rubrica sul Manifesto, ha scritto sul tema un contributo – Sulla pelle dei bambini – nel quale evoca la sentenza del tribunale francese di Lille che ha condannato Sophie Robert per il suo documentario sull’autismo “falso, manipolatorio e tendenzioso” ragione per la quale è stato messo al bando nel territorio francese.
In contemporanea, La difesa della psicoanalisi è difesa del “fattore umano”, dichiaravano Stefano Bolognini, Simona Argentieri, Antonio Di Ciaccia e Luigi Zoja (con il cosiddetto Manifesto dei 4) dalle pagine della Repubblica.
Sullo stesso giornale, a marzo, con l’articolo La psicoanalisi e l’autismo, Massimo Ammaniti offre l’occasione per una riflessione sull’argomento dal punto di vista dei genitori.
Ma che la nostra ‘scienza’ (a statuto speciale) o ‘arte’ o come la si voglia chiamare non smetta di essere vissuta come “la peste” è testimoniato dall’incredibile bisogno di attaccarla, demonizzarla, degradarla: uva troppo acerba per alcune ‘menti acerbe’?
La risposta arriva, come già detto (ancora dalle pagine di Repubblica), ad aprile a firma di Lorena Preta, fino a due anni fa direttore della rivista della SPI Psiche, ideatrice e promotrice dell’importante e mai abbastanza rimpianto Festival Spoleto Scienza, dove la psicoanalisi italiana e straniera dialogava con i più grandi intellettuali e scienziati del ’900: von Foerster; Gargani; Corrao; Varela; Vattimo; Morin; Bodei; Castoriadis; Fusini; Prigogine; Ceruti; Bruner; Davies; Feyerabend; Giorello; Gould; Holton; Thom; Atlan; Barrow; Detienne; Dupuy; Eco; Fabri; Girard; Luzi; Margulis; Matta; Sissa; Bradbury.
La collega mostra, con la consueta competenza, come nel complesso processo che Freud ha chiamato psiche ogni separazione corpo/mente, ragione/affetto, diventa fuorviante e semplicistica. Infatti, sebbene per capire e trattare la realtà di una sofferenza fisica o psicologica sia necessario effettuare una separazione (provvisoria) che aiuti a definire il campo di studio e di intervento, questo non può annullare la coscienza che al di là di questa divisione vi sia un tessuto comune che comprende più aspetti. Proprio per questa ragione c’è bisogno di strumenti d’indagine rigorosi ma non rigidi, capaci di passare da un ordine all’altro mantenendo la coerenza.
Per concludere, però, va anche ricordato che nello spazio Curiosità a margine è possibile imbattersi in aspetti imprevisti della psicoanalisi: ad esempio, in occasione della retrospettiva alla Sala Trevi a Roma delle opere di Bernardo Bertolucci, una testimonianza del grande regista raccolta dal giornalista Pietro Lanzara sul Corriere della Sera dove Bertolucci individua un legame forte tra la nascita e la storia della psicoanalisi e quella del cinema.
Oppure scoprire che (Repubblica, a firma di Luciana Sica), all’Auditorium di Roma, “Il processo a Freud finisce con l’assoluzione”. Luciana Sica rileva che all’Auditorium si è ‘scoperto’ che alla gente la psicoanalisi e Freud (assolto con 1020 voti contro appena 170 contrari) piacciono ancora e molto, per cui Sica può concludere che “Freud non è un truffatore, né un impostore né ha abusato della credulità popolare”.