Askanews
MARTEDÌ 04 GIUGNO 2019 14.15.45
Depressione e salute mentale: 2,8 mln di malati in Italia
Introduzione: Askanews sottolinea l’appello di Aipa, Spi e Siefpp al mondo politico per diffondere nei servizi pubblici la psicoterapia psicoanalitica, che a lungo termine è più efficace, come i dati evidence based dimostrano, rispetto ad altri orientamenti psicoterapeutici. (Maria Naccari Carlizzi)
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MARTEDÌ 04 GIUGNO 2019 14.15.45
Depressione e salute mentale: 2,8 mln di malati in Italia
Depressione e salute mentale: 2,8 mln di malati in Italia Esperti a Convegno a Roma: investire su psicoanalisi in Ssn Roma, 4 giu. (askanews) – In Italia 2,8 milioni di persone soffrono di depressione, il 5,4% della popolazione dai 15 anni in su secondo gli ultimi dati ISTAT sulla salute mentale, mentre a livello globale il numero di persone colpite da disturbi depressivi supera i 300 milioni di individui. Secondo le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il 10-20% di bambini e adolescenti nel mondo soffre di disturbi mentali, mentre nel 2020 la depressione sarà la seconda causa di invalidità per malattia, subito dopo le patologie cardiovascolari. Questo sarà uno dei temi in discussione al convegno: L’efficacia della psicoterapia psicoanalitica nei contesti di cura che si terrà il 7 giugno presso l’Ateneo La Sapienza (Roma) alle ore 9,30. L’Associazione Italiana Psicologia Analitica (AIPA), i Soci Italiani Eurpean Federation for Psychoanalytic Psychotherapy (SIEFPP), la Società Psicoanalitica Italiana (SPI), lanciano un appello al mondo politico. “Proprio l’OMS – spiega il presidente SPI, Anna Maria Nicolò – ci ricorda che i sistemi sanitari di tutti i paesi non hanno ancora risposto adeguatamente al peso globale delle malattie correlate ai disturbi mentali. Anche in Italia, dove assistiamo a una sostanziale esclusione di trattamenti psicoanalitici in seno al servizio pubblico, perché ritenuti lunghi, costosi e incompatibili con la pratica psichiatrica”. Secondo le tre Associazioni, le evidenze scientifiche a disposizione dimostrano come le psicoterapie psicodinamiche hanno una maggiore efficacia nel tempo, sostenuta dal tipo di cambiamenti prodotti a lungo termine. Tali cambiamenti riguardano le risorse psicologiche, la struttura della personalità e una maggiore duttilità delle difese della persona. “Mentre le più diffuse terapie cognitivo-comportamentali – conclude Anna Maria Nicolò – registrano risultati con minore tenuta nel corso del tempo, tanto che nel 50% dei casi i pazienti tornano in terapia nell’arco di 6-12 mesi, i trattamenti psicoanalitici producono cambiamenti più duraturi nel lungo periodo e garantiscono quindi al servizio pubblico un risparmio considerevole, grazie al minore ricorso alle strutture sanitarie da parte dei pazienti, sia per motivi psichiatrici che di salute generale”. Cro-Mpd 20190604T141535Z
Vedi anche:
L’efficacia della psicoterapia psicoanalitica. Roma, 7/6/2019