Rai sede regionale della Val d’Aosta,
28 dicembre 2018
“Il presepio dei folli”. Intervista a Cosimo Schinaia
Intervista al Prof. Cosimo Schinaia per la presentazione del libro
“Il presepio dei folli. Scene da un manicomio”
(Alpes Editore, 2018)
INTRODUZIONE: Il libro “Il presepio dei folli” è stato ripubblicato dopo 20 anni con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sul rischio che i fenomeni di manicomializzazione si ripresentino nuovamente, causati dalla riduzione degli investimenti nel campo della salute mentale e dalla scarsa prevenzione dei disturbi psichici. Il libro persegue il suo scopo a partire dalla storia del presepio dell’ex Ospedale Psichiatrico di Cogoleto, un’opera unica al mondo. Costruita dai pazienti con la supervisione di un operaio sordo-muto che lavorava nell’ospedale, è grande più di 650 metri quadri e rappresenta la vita quotidiana del manicomio con le sue camere di isolamento, il reparto dei bambini, la scuola, la stanza dell’elettroshock. Come l’autore stesso ha dichiarato durante l’intervista del 28 dicembre 2018 presso la Rai sede regionale della Val d’Aosta, il libro vuole contribuire alla salvaguardia del presepio che con la chiusura dell’ospedale psichiatrico è stato abbandonato e con esso del messaggio simbolico di cui è portatore. (Maria Antoncecchi)
Cosimo Schinaia vive e lavora a Genova. E’ psicoanalista e psichiatra. Membro ordinario con funzioni di training della società psicoanalitica italiana e full member dell’IPA. E’ stato primario presso il dipartimento di salute mentale di Genova. Ha scritto numerosi articoli scientifici su riviste italiane ed estere e saggi in raccolte. Tra i suoi libri ricordiamo: “Dal Manicomio alla città. L’altro presepe di Cogoleto”, Laterza, 1997; “Il cantiere delle idee”, La Clessidra, 1998; “Pedofilia Pedofilie. La psicoanalisi e il mondo del pedofilo”, Bollati Boringhieri, 2001 (tradotto in inglese, spagnolo, portoghese e francese).
Rai sede regionale della Val d’Aosta, 28 dicembre 2018
“Il presepio dei folli”. Intervista a Cosimo Schinaia
Ascolta l’intervista :