Cultura e Società

L’arte di curare con l’Arte

10/11/06

 

 
Il volume si compone di ventotto capitoli, ciascuno dei quali può essere letto come saggio in sé compiuto pur articolandosi entro l’architettura dell’opera, e passa in rassegna tutto quello che c’è da sapere in tema di storia e teoria dell’arte di curare, intesa in senso lato. La psicoanalisi come pratica ermeneutica e mitopoietica, la filosofia, il teatro, l’esercizio dell’immaginazione rappresentativa, la reverie e persino la pratica degli esercizi sprirituali, vengono interpellate nell’ottica di un possibile impiego nell’opera del curare.
Da Aristotele a Sartre, da Platone a Ignazio di Loyola, da Omero a Kafka, Da Pirandello a Stanislavskij (particolarmente amato) da Galileo a Leibniz, da Freud a Musatti… tutti Faenza, studioso infaticabile e di sterminata cultura, incontra in un dialogo serrato e sempre sorprendente. Stando alla testimonianza del prefatore Gino Zucchini, che dell’Autore fu sodale fin dagli anni giovani, Faenza “ammirava la psicoanalisi ma non l’amava (…) E tuttavia si vorrebbe che i critici – oggi tanto di moda – dell’impresa freudiana avessero la sua cultura, la sua pensata autorevolezza, la sua onestà”.

Chi ha letto questo articolo ha anche letto…

"La mosca Verdolina" di G. Parisi. Recensione di M. F. Turno

Leggi tutto

"Tutta la vita che resta" di R. Recchia. Recensione di N. Muscialini

Leggi tutto