Dal dibattito, scaturito dall’intervista del giornale Il Manifesto a Maurizio Balsamo, direttore della rivista Psiche, pubblicata in Rassegna Stampa si evince la necessità di dotarsi, per l’individuo demotivato e solo del presente, di un armamentario emotivo minimo per affrontare “l’afasia dell’orrore”.
Ci vuole insomma un Kit per la sopravvivenza emotiva, su cui basare per ricostruire, dopo le catastrofi individuali e sociali di una fase storica come la nostra, dove l’indifferenza, l’afasia (Balsamo), l’alessitimia ( Thanopulos), sembrano prevalere.
Hanno offerto alla riflessione dei colleghi i propri “Punti di vista” Silvia Amati Sas, forte della molta esperienza soprattutto con le vittime di tortura, Sarantis Thanopulos e Cosimo Schinaia.
Su quali forze interne puntare per sfuggire all’annichilimento del pensiero? Come ristabilire speranza e futuro? Dai vari punti di vista espressi vengono fuori alcuni capisaldi: stare in contatto con le proprie emozioni, tener vivi in sé ad ogni costo il legame e la relazione, farsi portatori di speranza, su cui ricostruire nuova fiducia in sé, costituire un idoneo tessuto sociale e forse elaborare nuove forme di idealità. (Silvia Vessella)