In questa direzione l’autore si muove con grande competenza all’interno della recente filosofia della mente per evidenziare gli aspetti logicamente ed epistemologicamente autocontraddittori del cognitivismo. La novità del testo è rappresentata dal superamento della contrapposizione tra cause e ragioni sul piano orizzontale di una pluralità di giochi linguistici che viene individuato ampliando e forzando i confini della ricerca wittgensteiniana. In questo spazio trova la sua collocazione la riflessione sulla psicoanalisi presente nei principali snodi teorici della ricerca di Cimatti e a cui è specificamente dedicato il terzo dei sei capitoli in cui è strutturato il libro.
L’esito di tale percorso teorico è la possibilità per la psicoanalisi di acquisire un maggiore grado di libertà rispetto alla tradizionale opzione tra scienze naturali o ermeneutica.