Cultura e Società

Giornata di Studio Internazionale MentiMigranti, Menti adolescenti. Relazioni

7/04/19

Giornata di Studio Internazionale MentiMigranti, Menti adolescenti.

Tra sradicamenti e radicalizzazioni. Firenze, 3 febbraio 2018

GEOGRAFIE DELLA PSICOANALISI 

Dislocazioni

Menti migranti, Menti adolescenti      

Abbiamo pensato di collegare il discorso sui migranti al tema che da qualche tempo Geografie della psicoanalisi sta tentando di approfondire, I soggetti dislocati. Con questa definizione si intende il fenomeno di decentramento e scardinamento che ci troviamo a vivere nel tempo attuale caratterizzato da inedite forme di comunicazione e di organizzazione sociale difficili da descrivere secondo i parametri usuali, tanto da far ipotizzare che ci troviamo di fronte alla nascita di un “nuovo soggetto”. Un soggetto appunto dislocato, portatore di trasformazioni inedite e di cui ancora non è possibile misurare la portata.

In questa ottica si possono leggere anche i fenomeni migratori che oltre a seguire percorsi geografici e politici, caratterizzati da conflittualità e da differenze a volte inconciliabili, traumi non elaborabili, come pure da ibridazioni dovute a fenomeni di globalizzazione confusive e minacciose dal punto di vista identitario, denunciano la difficoltà a costruire quei processi di soggettivazione riguardanti sia le varie popolazioni con le loro specifiche forme culturali, che i singoli individui.

Esperienze che riguardano migranti e rifugiati ma anche intere generazioni segnate da una precarietà sociale capace di incidere in profondità sui modi dei legami sociali e sulle modalità dei legami psichici. Viviamo in un’epoca di ‘dislocazioni simboliche’, precarietà simboliche, che definiscono allo stesso tempo dei soggetti alla ricerca di una definizione identitaria da costruire o di una lacuna esperienziale da colmare, ma pure per ciò stesso, aperti alla trasformazione.

Come pensare i mutamenti delle radici stesse della soggettività che le accelerate e talvolta tumultuose trasformazioni antropologiche che stiamo conoscendo inducono? Trasformazioni tanto imponenti sul piano tecnico quanto deficitarie sul piano di un’adeguata simbolizzazione che a volte sfociano in una violenza cieca oppure in una sorta di alessitimia che impedisce qualsiasi percezione ed espressione emotiva.

Si tratta di una vera e propria modificazione della strutturazione stessa dei legami simbolici, all’opera sia nei processi psichici  che in quelli sociali, dove sembrano smarriti quei vincoli strutturanti, fondanti, che si agganciano a una genealogia e a una tradizione culturale con i suoi miti fondativi, e dove le ‘falle’ che si aprono a diversi livelli vengono apparentemente richiuse da appartenenze adesive e mimetiche, tanto massicce quanto labili, o veri e propri tentativi di ‘rifondazione’  identitaria con accenti deliranti.

Questo fenomeno sembra poter essere accostato nel suo complesso alla condizione adolescenziale e ai suoi travagliati percorsi.

La mente migrante, può essere accostata ad una mente adolescente che deve crescere su una frontiera instabile riformulando i suoi oggetti interni, i suoi miti originari e le catene genealogiche e simboliche, alle prese con emergenze pulsionali e fantasmi inconsci che nel traumatico ‘passaggio’ identitario  ne ‘flettono’ la fragile struttura soggettuale.

In questo quadro si inseriscono i fenomeni del radicalismo che sappiamo caratterizzato sul piano sociale, da un’adesione prevalentemente giovanile e adolescenziale e che si pone come un disperato tentativo di realizzare una vendetta contro i torti storici subiti anche se appartengono a generazioni precedenti secondo un fenomeno di trasmissione transgenerazionale, ipotizzando un luogo e un tempo idealizzati che dovrebbero ricomporre un’identita e una comunità “originaria” pura.

Nella ricerca di modelli intrepretativi per pensare questa complessa realtà  e di strumenti idonei per affrontarla da un punto di vista organizzativo, vorremmo dunque tenere in primo piano proprio la “questione dell’adolescenza” come scena capace di rappresentare i vari e drammatici fenomeni dell’immigrazione e della società contemporanea ma anche le sue aperture evolutive.

 

Menti Migranti, Menti Adolescenti. Transizioni Trasformazioni Migrazioni. Avanzare Sul Margine. Virginia De Micco

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La capacità dell’analista di migrare. Identità e setting interno. Clelia De Vita

Geografie della Psicoanalisi. Daniela Scotto di Fasano

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