Secondo seminario del ciclo
Prendersi cura
Migrazioni: tra rifiuto e accoglienza
Venerdì 1 marzo, ore 15,30
Introduce e presiede Massimo Vigna Taglianti
Proiezione del film Exodus di Bahman Kiarostami
Relazioni di Gohar Homayuonpour e Gerarta Zheji Ballo
Nel film di Bahman Kiarostami viene raccontato l’esodo degli afghani, che ogni giorno partono a migliaia dal centro di Teheran per tornare nel loro paese, attraverso le interviste che devono sostenere presso il Reza Return Center, un ufficio del ministero dell’Interno che identifica e registra gli afghani che stanno lasciando l’Iran senza documenti.
Da quando ha aperto i suoi confini ai rifugiati della guerra sovietica nel 1979, l’Iran è diventato la patria di oltre tre milioni di afghani, ma le nuove sanzioni statunitensi contro l’Iran nel 2018 hanno innescato un crollo del valore del rial iraniano che ha reso insostenibili le condizioni di vita dei lavoratori immigrati.
Le relazione di Gohar Homayounpur prende spunto dall’esempio del ritorno in massa degli immigrati afghani al loro paese per riflettere sul tema generale dell’immigrazione da un diverso punto di vista e mettere in discussione gli attuali stereotipi sull’argomento. Non solo il disperato tentativo di chi vuole entrare in altri Paesi ma anche quello di chi vuole andare via con la conseguenza di una nuova auto-percezione del Paese d’accoglienza che si sente insufficiente e impoverito., invece che desiderato e ammirato.
Gerarta Zhezji Ballo (…) si concentra sulla realtà delle seconde generazioni di immigrati, costruita su confini terminologici, di inclusione, di cittadinanza e di identità, che mette alla prova la capacità delle nostre società di trattare come propri i figli degli immigrati nati e cresciuti nel paese che li ha accolti.
Introduce e presiede Massimo Vigna Taglianti.
“Se te ne vai”. Relazione di Gohar Homayuonpour
Relazione di Gerarta Zhezji Ballo
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