Ad introduzione del volume si possono leggere due contributi destinati a rendere omaggio a due figure centrali della terapia familiare: Mara Selvini Palazzoli e Gianfranco Cecchin. Il loro ricordo apre subito le porte a considerazioni relative allo sviluppo attuale della terapia familiare in direzione delle terapie sistemico-relazionali; cosa che fa interrogare Valeria Ugazio sulla specificità dell’approccio sistemico-relazionale. Spostamenti di accento e modificazioni tecniche hanno creato un arricchimento ed un viraggio globale delle tipologie di intervento e di prassi terapeutica e hanno contribuito a far emergere nuove prospettive, di cui è testimonianza il capitolo, a firma di Katakis, che tratta della terapia sistemica di gruppo. La Parte Seconda, seguendo il filone aperto fin dalle prime pagine dell’Introduzione da Valeria Ugazio, ha come titolo: Terapia sistemica individuale. Raggruppa lavori che ben si integrano con i contributi della sezione successiva, dedicata alla terapia di coppia: qui, in particolare, troviamo i lavori di Malagoli Togliatti e di Cigoli.
Lo scritto di Zavattini sottolinea “la necessità di introdurre una logica di fondo che permetta il lavoro interpretativo centrandolo sulla ‘ridefinizione in senso circolare’ del disagio psichico a fronte della spiegazione di tipo lineare di cui i pazienti sono portatori” (196). La qualità variegata dei contributi che il volume propone si può ancora di più apprezzare nella Parte quarta – Terapia familiare in problematiche diverse. Qui sono raccolti nove contributi che trattano di situazioni cliniche di abuso sessuale, di tossicomania, di psicosomatica, dell’adozione e, in generale, dell’elaborazione del lutto (v., ad esempio, Lutto e fantasmi, di Edith Goldbeter-Merinfeld). Quando la terapia familiare e la terapia sistemica si calano nella viva realtà sociale di base, ecco sorgere il tema della loro collocazione e funzione nell’ambito dei servizi pubblici: è questo l’oggetto della sezione del volume intitolata Terapia familiare e servizi che non mancherà di certo di suscitare un notevole interesse nei colleghi impegnati nella clinica di base. Alla formazione del terapeuta ed alla supervisione del suo lavoro clinico sono dedicati cinque articoli, mentre le due ultime sezioni si centrano sulle attività di ricerca e sull’integrazione tra diversi modelli (psicodinamico, cognitivo-comportamentale, e il MIG – Modello Integrato Gruppale).