Lo psicanalista, psichiatra e scrittore statunitense Daniel N. Stern, che con i suoi studi ha rivoluzionato la psicologia evolutiva cambiando l’interpretazione dell’influenza dei primi rapporti tra madre e figlio, è morto a Ginevra, in Svizzera, aveva 78 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia al New York Times. Stern era professore emerito di psicologia della Facoltà di psicologia dell’università di Ginevra e di psichiatria al Weill Cornell Medical College e alla Columbia University Center for Psychoanalytic Training and Research di New York.
Era specializzato nell’infant research, il filone di ricerche sullo sviluppo psichico infantile che ha trovato, in origine, una delle sue spinte propulsive e di guida proprio nella psicoanalisi, cioè nel suo interesse e nelle sue scoperte sull’infanzia e sulla attività mentale precoce, per poi distaccarsene fino a contrapporvisi. Il pressante invito che l’infant research rivolge alla psicoanalisi è quello di utilizzare modelli concettuali coerenti con l'”evidenza empirica” da loro prodotta. Sull’onda di questi risultati, da un lato alcuni ricercatori, dall’altro alcuni psicoanalisti, hanno iniziato a criticare e a tentare di sostituire quelle teorie e quei concetti psicoanalitici che non si “armonizzano” con le scoperte dell’infant research: tra gli altri, il narcisismo e l’onnipotenza infantile, l’autismo e la simbiosi normali, l’organizzazione dell’esperienza secondo le categorie ‘buono-cattivo’, la presenza della scissione.
LE SUE OPERE – I suoi studi sui processi evolutivi nei bambini rappresentano quanto di più avanzato la ricerca psicologica in questo campo possa offrire. Tra i suoi libri in traduzione italiana “Il mondo interpersonale del bambino” (Bollati Boringhieri), “La costellazione materna. Il trattamento psicoterapeutico nella coppia madre-bambino” (Bollati Boringhieri), “Le interazioni madre-bambino nello sviluppo e nella clinica” (Raffaello Cortina), “Il momento presente. In psicoterapia e nella vita quotidiana” (Raffaello Cortina), “Nascita di una madre” (Oscar Mondadori), “Diario di un bambino” (Oscar Mondadori), “Le forme vitali” (Raffaello Cortina) e “Dalle cure materne all’interpretazione” (Raffaello Cortina).
Tra le sue molteplici attività è indubbiamente da segnalare la sua partecipazione al Boston Change Process Study Group che ha rappresento l’avanguardia nella ridefinizione del funzionamento del processo terapeutico. Con Il cambiamento in psicoterapia, l’intera evoluzione del pensiero e dell’opera del gruppo è stata delineata in modo chiaro ed efficace. Gli autori asserivano che la relazione terapeutica stessa è condizione sufficiente per il cambiamento terapeutico e hanno preso in esame importanti argomenti psicoanalitici che comprendono: la collocazione dell’implicito, la creazione di significato, il processo clinico momento-per-momento e l’esperienza soggettiva del terapeuta.
La Scuola di Psicoterapia dell’Adolescenzae dell’Età Giovanile a indirizzo psicodinamico, di cui sono il Direttore, ha avuto l’onore di averlo come membro del Comitato Scientifica Internazionale insieme a Peter Fonagy,Mary Target e Philippe Jeammet.
Sergio Muscetta