Cultura e Società

Giornata in ricordo di Luciana Nissim , Roma ottobre 2010, introduzione e lavori

24/11/10

A tutti noi viene dato in sorte un tempo: un tempo collegato a quello di chi ci ha preceduto, a quello di chi vive con noi, a quello di coloro a cui passeremo il testimone. Il tempo della vita non si attraversa senza l’aiuto degli altri. 

Proprio di questo si occupa la mostra multimediale interattiva A noi fu dato in sorte questo tempo 1938 – 1947, ospitata presso il Quirinale, al centro della quale scorgiamo proprio l’intreccio che lega le vicende dei singoli alla storia di un gruppo, un gruppo di giovani che vive un particolare periodo storico. Uno dei protagonisti della mostra era una nostra collega, socia, maestra: Luciana Nissim Momigliano, donna a cui la curatrice della mostra, Alessandra Chiappano, ha dedicato anche un libro: Luciana Nissim Momigliano:una vita, Giuntina 2010.
La Società Italiana di Psicoanalisi (in collaborazione con l’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di liberazione in Italia e l’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica) ha proposto un seminario, svoltosi a Roma presso l’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica il 6 novembre 2010, per sviluppare una riflessione sul contributo dato alla psicoanalisi da Luciana Nissim, per ricordare la partecipazione della psicoanalisi alla vita sociale e culturale del nostro paese, sia nei termini dello specifico lavoro clinico, sia nel trasmettere una cultura della responsabilità e della condivisione. Una cultura che favorisca l’impegno etico-civile delle giovani generazioni.
Gli analisti non vivono solo nella loro stanza di analisi, ma traggono dalle loro esperienze di vita e dalla partecipazione alle vicende storiche importanti elementi di riflessione e di apprendimento sulla natura della psiche umana. La società attuale richiede un intelletto e un cuore capaci di una curiosità che superi la paura, di desiderio di capire, di condividere i sentimenti di impotenza per quello che non possiamo cambiare pur continuando a battersi per una speranza di futuro. Questi furono anche i compiti che cimentarono i giovani di cui narra la mostra; questa è anche l’attualità di Luciana Nissim, allora giovanissima, di fronte al vortice di violenza e disperazione che inaspettatamente le si aprì davanti con la deportazione ad Auschwitz.
Per sviluppare questo percorso era quindi necessario che il seminario di studio si svolgesse insieme agli storici. Le due discipline e le rispettive ottiche hanno dato vita a un dialogo che ha permesso di integrare e di arricchire il tema del seminario a partire da vertici di comprensione diversi ma al tempo stesso complementari.
L’analista è una persona. Non si situa sopra la sofferenza umana, ma è disposto a stare con la sofferenza e a provare a scendere negli abissi della psiche. E’ stato proprio attraverso la sua esperienza di vita, grazie al continuo dialogo con i colleghi italiani e stranieri, che Luciana Nissim riuscì, a partire dagli anni ’80, a compiere quel processo che ha permesso alla psicoanalisi una maggiore personalizzazione e intimizzazione. Grazie al suo lavoro, possiamo oggi concepire la relazione analitica come due menti che si incontrano, ciò sposta l’attenzione sia sulla recettività necessaria all’analista a cogliere le comunicazioni del paziente all’interno del dispositivo psicoanalitico, sia sui fallimenti empatici che inevitabilmente si creano fra paziente e analista e che riattivano nella mente del paziente le distorsioni, le frustrazioni, le distanze emotive avvertite nelle loro precedenti relazioni emotivamente e affettivamente significative. Le relazioni affettive vanno dunque curate e riparate continuamente, il dolore psichico, la frustrazione è tollerata se qualcuno riconosce che è avvenuta, e ti è accanto per aiutarti ad andare oltre: anche i momenti più difficili possono essere superati se sentiamo di avere qualcuno a cui volere bene, qualcuno che ce ne voglia. Banalità che, come gli storici ben sanno, a volte non basta una vita o più generazioni per comprenderlo.
Il seminario si è svolto in un clima affettivo intenso. Si sono incontrate, in alcuni casi rincontrate, persone e itinerari scientifici diversi, accomunati dalla piacevole sorpresa di sentirsi dentro una comunità di pensieri, speranze, affetti: di far parte di una medesima cultura, di diritti ma anche di inevitabili doveri, di impegno per il proprio tempo e di interesse e responsabilità per le nuove generazioni.
Gli psicoanalisti sanno che non ci può essere ricordo senza la capacità di narrarlo; gli storici che non ci può essere narrazione senza ricordo, senza documentazione. Per questo i nazisti prima di lasciare i campi di sterminio cercarono di distruggere tutti i documenti che ne regolavano il funzionamento e, fin dove gli fu possibile, gli edifici.
Da qui, l’importanza di rendere disponibili i testi presentati al seminario sul nostro sito che può divenire al tempo stesso memoria ma anche dispositivo narrativo.

PROGRAMMA

Introducono Claudio Dellavalle INSMLI,Paola Carucci Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, Marta Badoni VicePresidente SPI
10.30 Intervengono Anna Foa Storica e Alessandra Ginzburg Psicoanalista La Torino della giovinezza, centro di formazione culturale e sociale
Anna Ferruta Psicoanalista e Alessandra Chiappano Storica L’esperienza della sofferenza estrema di Auschwitz nel suo pensiero psicoanalitico
13.30 Pausa
14.30 Introduce Andreina Robutti Psicoanalista, curatrice degli scritti di Luciana Nissim
Intervengono
Laura Olivetti Presidente della Fondazione Adriano Olivetti e Chiara Cattelan Psicoanalista Il rapporto con i bambini e con la fabbrica all’Olivetti di Ivrea
Silvia Giacomoni Giornalista Milano città aperta: gli incontri con persone del mondo della cultura e dell’impegno sociale
Francesco Barale Psicoanalista Il suo originale contributo alla psicoanalisi: il paziente miglior collega
Tavola rotonda conclusiva sul libro
Alessandra Chiappano. Luciana Nissim Momigliano: una vita. Giuntina, Firenze 2010
Micaela Procaccia Sovrintendente Archivistico per Piemonte e Valle D’Aosta, David Meghnagi Direttore del Master internazionale di II livello in didattica della Shoah, Roma Tre,Annabella Gioia Direttore IRSIFAR, Roma, Paolo Chiari SPI
 
LAVORI
 
Marta Badoni-Intervento di apertura della giornata
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Francesco Barale -Il paziente come miglior collega.Il contributo di Luciana Nissim alla psicoanalisi
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Paolo Chiari -Luciana Nissim psicoanalista, un capitolo del libro di Alessandra Chiappano
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Anna Ferruta -L’esperienza della sofferenza estrema di Auschwitz nel pensiero psicoanalitico di Luciana Nissim
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Anna Foa – La Torino della giovinezza
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Alessandra Ginzburg – Vite parallele:Luciana Nissim e Primo Levi
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Luciana Nissim – L’esperienza della sofferenza estrema di Auschwitz

 

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